ALBERTON ENZO
SCULTORE E PITTORE
biografia
a cura di Vasco Bordignon
Nacque a San Zenone degli Ezzelini l’11 novembre 1937. Fin dalla più tenera infanzia giocava con la creta delle colline vicino a casa e a disegnare con il carbone del focolare manifestando una particolare predisposizione per l’arte.
A 15 anni entrò a bottega come ceramista e iniziò la sua professione di modellatore per ceramiche d’arte a Bassano del Grappa.
Nel 1958 raggiunse il fratello Marcello in Canada e vi rimase come emigrante per circa quattro anni.
Tornato in Italia, dall’inizio degli anni ’60 gestì una sua piccola azienda artigianale a Bassano del Grappa, realizzando prototipi in ceramica di animali, amorini, vasi per fiori decorati, danzatrici e molto altro, che poi venivano riprodotti a calco su stampi di gesso ed esportati maggiormente negli Stati Uniti.
Nel 1963 sposò Lucia Martini, e dal matrimonio nacquero 7 figli, e da questi poi arriveranno 11 nipoti e due pronipoti. Con questa sua numerosa famiglia condivise soddisfazioni e gioie e affrontò con coraggio e dignità le difficoltà incontrate, con particolare attenzione per ciascuno.
Ebbe una lunga carriera artistica da autodidatta e in un primo periodo predilesse il disegno e la pittura ad olio con i quali illustrava con perizia e poesia i tanti scorci del territorio natio, e anche autoritratti e ritratti, soprattutto di familiari, e anche soggetti religiosi su commissione.
Dopo il pensionamento, però, la sua arte si espresse prevalentemente nella creazione di terrecotte: le sue mani trasformavano sapientemente la grigia creta in sculture che tuttora sprigionano energia vitale, come pure uno sguardo di stupore che coglieva il senso profondo della quotidianità.
Le opere rispecchiano i valori positivi che caratterizzavano la sua personalità: famiglia, maternità, spiritualità, fede autentica, compassione, delicata poesia.
Talvolta, però, emergeva il suo aspetto più fantasioso, creativo e umoristico, realizzando opere dai tratti fiabeschi riprendendo ricordi cari del passato.
Nel corso degli anni intraprese con generosità varie attività artistiche e di volontariato, il tutto sempre con grande apporto di iniziative, idee e capacità di realizzarle: è stato cofondatore del gruppo di artisti “Noè Bordignon “, attore, regista, sceneggiatore nella filodrammatica locale.
Si dedicò ad attività parrocchiali, collaborò con l’Associazione per l’assistenza degli anziani sia negli aspetti pratici e burocratici, sia nella visita agli ospiti delle case di riposo, ma anche nella realizzazioni di teatri di intrattenimento aventi per tema il vissuto degli anni ’30-’40.
È stato cofondatore e ideatore del gruppo “Sentieri Natura”, per la salvaguardia e la valorizzazione del territorio.
Con il fratello Severino condivise molte iniziative di carattere socio-culturale: negli anni ’70 nacque l’idea di creare un momento di festa proprio della località di Sopracastello e prese vita la tradizionale carovana della Befana; grazie all’entusiasmo e alla passione di molte persone che da sempre hanno a cuore questo appuntamento, ancora oggi all’inizio dell’anno nuovo, sfilano per le vie del paese alcuni carri in carta pesta, musicisti, figuranti in costume, befane, pastori, Re Magi, mestieri di un tempo e nelle vesti di Babbo Natale l’immancabile fratello Aldo.
Trascorse volentieri del tempo nelle scuole e nelle attività estive per ragazzi dove insegnava a manipolare la creta, il disegno e la pittura, intratteneva con il racconto dialettale di storie del passato o accompagnava nelle escursioni sui sentieri delle colline del paese.
La sua casa è sempre stata frequentata da persone di varie estrazioni e cultura che lo avvicinavano per un consiglio, per un progetto, una chiacchierata, per vedere le sue opere o semplicemente per stare in sua compagnia.
Visse la vita come un dono, condividendo con amore e passione i suoi talenti umani ed artistici con le persone e le realtà del proprio territorio.
Circondato dall’affetto dei suoi cari si spense con serenità, nonostante la malattia, il 7 agosto 2014.
(tratto dalla monografia “L’arte di Enzoi”, in occasione della Mostra Antologica a Villa Marini Rubelli, 8 dicembre 2017 – 14 gennaio 2018)