ALPAGO DEMETRIO
prete e pittore
Demetrio Alpago nasce a Colle Umberto, in provincia di Treviso, il 23 Aprile 1870. Fin dalla prima età dimostra spiccata attitudine per il disegno e dà prova di saper usare i colori con grande abilità e fine gusto. A dieci anni il padre lo manda da un ebanista di Vittorio Veneto perché impari il mestiere di falegname artigiano. Ma non è questo che il ragazzo vuole fare e all’insaputa della famiglia, va a lezione di disegno da un rinomato professore del luogo. Inizia la sua carriera facendo il ritrattista fino all’età di vent’anni, quando deve lasciare casa e famiglia per adempiere all’obbligo del servizio militare di leva. Quando ritorna in famiglia, è fortemente animato dal desiderio di riprendere la propria attività. Ha grandi progetti: abbandona i ritratti e i piccoli quadri per dedicarsi alle vaste pareti spoglie di chiese e santuari. Dipinge nel Santuario della Madonna delle Grazie di Piove di Sacco la Traslazione della Santa Casa di Loreto, dove è conservata ancora oggi. Le tele e gli affreschi dell’Alpago conquistano i fedeli e proprio per tale motivo viene continuamente chiamato da tanti parroci d’ogni parte del Veneto, ricevendo mandato per la decorazione delle chiese delle proprie parrocchie.
Troviamo sue opere in provincia di Venezia come a Cona, in provincia di Padova nel Duomo di Piove di Sacco, nelle chiese di Megliadino San Vitale, Roncajette, Candiana, Bojon, Campolongo Maggiore, Polverara, ecc. ; in provincia di Treviso a Crespano del Grappa (Santuario Madonna del Covolo), a Cappella Maggiore (parrocchiale di Santa Maria Maddalena), a Col San Martino (Chiesa arcipretale); in provincia di Vicenza a Solagna (Parrocchiale di S. Giustina), a Montegaldella (Chiesa parrocchiale)…
Oltre ai luoghi citati, tante e tante altre opere vanno ascritti al pittore Alpago, che non si curava il più delle volte di firmarsi o di lasciare testimonianza scritta di quanto eseguito nei registri delle relative parrocchie. E dipingendo tali opere di ispirazione cristiana che il trentenne Alpago matura la vocazione di farsi prete. Sia prima sia dopo l’ordinazione sacerdotale l’Alpago dà prova ogni volta, immancabilmente, nei propri lavori di straordinaria coerenza con il proprio pensiero, con il personale modo di credere e di essere.
Muore il 24 settembre 1908 nella chiesa di Megliadino San Fidenzio, cadendo dall’impalcatura sulla quale era salito per compiere il proprio lavoro. Le sue spoglie mortali riposano nel cimitero cittadino di Piove di Sacco.
NB. purtroppo di questo personaggio non ho trovato una biografia, ma per la maggior parte solo brevi citazioni. Spero che qualche appassionato studioso d’arte voglia approfondire questo particolare artista-prete. (vasco bordignon)