IL SAN CRISTOFORO DI VICOLO VITTORELLI
a cura di Vasco Bordignon
Compare nel più antico martirologio d’Occidente il 25 luglio come martire della Licia (Asia Minore); e nelle memorie d’Oriente possiede una chiesa in Calcedonia (Bitinia), costruita intorno alla metà del sec. V. La sua Passione lo pone sotto Decio (249-51), ma è un documento ricco di elementi fantastici. La leggenda, divulgata dalla Legenda aurea di Iacopo da Varazze riferisce che Cristoforo, giovane barbaro di stirpe cananea, di statura gigantesca e di fiero aspetto, aveva nome, prima del battesimo, Reprobo, e ambiva a servire il signore più potente della terra: servì un re e un diavolo; quindi, desideroso di servire Cristo, per scoprirlo e farselo propizio, si offrì di traghettare sulle sue spalle i viandanti di là da un fiume pericoloso: così un giorno traghettò, richiestone, un bambino. Sennonché, inoltrandosi nell’acqua, sentì il carico farglisi a mano a mano così pesante che a mala pena riuscì a giungere all’altra riva. Il bambino gli si rivelò poi essere Cristo. La leggenda, che non risale oltre il sec. XI, dovette formarsi nella media regione danubiana e sembra suggerita semplicemente dal nome proprio del martire (Χριστὸν ϕέρω “porto Cristo”). (da Treccani)
Viene infatti raffigurato in piedi, con dimensioni gigantesche, intento ad attraversare un fiume con Gesù Bambino a cavalcioni di una spalla. Spesso indossa un mantello rosso foderato di pelliccia e impugna un bordone (il classico bastone da pellegrino) che termina con la palma simbolo del martirio.
IL NOSTRO AFFRESCO
Questa immagine è quella restaurata nel 1978 dal pittore Ottorino Tassello rivelando la presenza di un affresco verosimilmene datato inizi del XVI secolo con evidenti carenze quali la perdita del Bambino Gesù e la struttura assai sfumata della gamba sinistra già presenti prima del restauro. La sua collocazione quasi alla fine dello stretto Vicolo Vittorelli verso Piazza della Libertà e la posizione elevata fra la Loggia del Comune e le altre strutture commerciali di vario tipo consegnano questo documento religiooso all’oblio. L’affresco misura cm. 230 x100
Note biografiche di Ottorino Tassello : nacque il 18 aprile 1921 nella frazione di Sant’Andrea di Cologna Veneta, figlio di Graziano impiegato in uno zuccherificio e di Maria Carletti. Le sue passioni sono state la pittura e soprattutto restauro. Morì a Bassano del Grappa l’8 marzo 2016, a 95 anni
San Cristoforo tiene con la mano destra il suo bastone, mentre sulla spalla sinistra non vi e’più l’immagine di Gesù Bambino ma solo una ciocca di capelli. Si noti inoltre le diffuse screpolature della base pittorica.
in questa immagine si noti come l’arto sinistro di San Cristoforo sia assai malconcio , come pure l’intonaco di base .
FONTI
PADRE FIORENZO CUMAN – Lungo le vie la fede degli umili, Bassano del Grappa, G.S. STAMPA – AURELIA EDIZIONI – 2004
L’ILLUSTRE BASSANESE – OTTORINO TASSELLO – N. 177, GENNAIO 2019
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pubblicato il 12 agosto 2023