IL CRISTO CROCEFISSO DI VIA GIUSTO BELLAVITIS
di Vasco Bordignon
il “vôlto” del Cristo
attraverso il “vôlto” transito di persone, di mezzi, di cose, ecc.
Il Cristo del vôlto in una immagine di quegli anni.
Fino al 1924, raggiunto il termine di Via Verci, per andare nell’allora Piazza Vittorio Emanuele II (l’attuale Piazza della Libertà), si voltava a dx e si saliva per via Giusto Bellavitis, illustre matematico bassanese.
Per entrare fisicamente in piazza si passava attraverso un sottoportico, chiamato anche “vôlto” del Cristo in quanto, come si può vedere dalle immagini di allora, vi era un grande dipinto con la crocefissione di Gesù Cristo, oggetto da parte dei passanti di grande devozione.
Vicino al dipinto vi era anche un panificio chiamato “al Cristo”.
demolizione del sottoportico nel 1924
dopo l’abbattimento, si vede bene l’allora panificio “al Cristo” (vista dalla Piazza)
Nel 1924 la Banca A. Girardello & C., società costituita nel 1874, ottiene l’autorizzazione di abbattere la struttura muraria con il sottoportico, in quanto il collegamento tra la sede bancaria con quella dell’allora “Antico panificio al Cristo” poteva rappresentare un punto debole nella sicurezza dello stesso Istituto bancario.
la Banca Bassanese A. Girardello & c. nel 1938 circa
l’attuale dipinto
Ad opera conclusa l’affresco si trovò esposto alle intemperie del tempo e degli uomini. Con gli anni il degrado del dipinto diventava sempre più grave e nel 1982 fu deciso di staccarlo e di posizionarlo all’interno di un breve passaggio riparato. In quell’anno fu anche sottoposto ad un radicale intervento di restauro da parte del Prof. Ottorino Tassello (figura di grande valore umano e tecnico) e poi protetto da una lastra di vetro. Se da una parte questa soluzione ha salvato l’affresco, devo dire che la sua posizione di fronte alle ampie vetrine illuminate di un grande negozio che riverberano sul cristallo e quindi sul dipinto grandi luci parassite e la mancanza di qualsiasi indicazione della sua presenza mi è parso essere poco visibile e alquanto trascurato dai passanti, qualcuno dei quali lascia accanto anche o la bicicletta o lo scouter.
il breve passaggio pedonale verso la fine di via Bellavitis e, davanti, l’effige della Crocifissione nell’intonaco
L’avere al lato opposto ripetuto nell’intonaco i lineamenti del vero dipinto non mi pare che abbia sortito l’effetto sperato.
Fonti documentali
Archivio Storico Intesa Sanpaolo
Bassano Immagini senza tempo, Biblos, 2008
Bassano in soffittA, Editrice G.B. Verci, 1980
Spigolature Bassanesi. A spasso per la città di ieri e di oggi. Ruggero Remonato, Editrice Artistica Bassano,2010