VILLA REZZONICO
LE STANZE DEL PIANOTERRA
A NORD-EST E A NORD-OVEST
di Vasco Bordignon
Abbiamo visto finora molto delle “ricchezze” artistiche della Villa Rezzonico, ma quello che vedremo nelle stanze sia a nord che a sud del pianoterra ci darà ulteriori motivi di bellezza e di sorpresa. Queste stanze si dispongono a due a due, tra loro comunicanti, sia a nord (nord-est e nord-ovest) che a sud (sud-est e sud-ovest). Di tutte queste otto stanze, ne illustreremo sei, in quanto le ultime due non hanno elementi artistici.
PRIMA STANZA A NORD-EST
Questa stanza (alta m. 5,45, lunga m. 8,25, e larga m. 6,50) con soffitto a volta “a specchio” da cui pende uno splendido lampadario) viene anche identificata come la “stanza delle arti” sia per la presenza di un grande stucco in ciascuna delle tre sovrapporte, identificabili per l’arte della scultura, della pittura, e dell’architettura, sia per la presenza nella pareti sud, ovest e nord di una grande e larga cornice ovalare in stucco, sormontata da un putto quasi disteso sulla cornice, e attorniata da lunghi festoni di frutta e di fiori, all’interno della quale vi è un dipinto (165×128 cm), olio su tela, raffigurante ciascuno un protagonista o della architettura (Borromini) , o della musica (Cimarosa) o della pittura (Tiziano). Tra parete e l’inizio della volta, al di sopra di queste grandi cornici vi sono altri tre grandi stucchi, con la presenza costante di un putto, che pare giochi con una grande aquila asburgica ad ali distese sopra il Borromini e il Tiziano), mentre sopra il Cimarosa il putto ha in mano un’asta con una bandiera al vento. Un altro grande stucco si trova al di sopra della struttura presente nella parete est, oltre il recente dipinto di Enrico Ghinato. Anche in questo stucco vi è al centro un putto che faticosamente sostiene ampi drappi svolazzanti. La parete est è inoltre caratterizzata da una grande cornice di marmo rosa del Grappa (cava esaurita da tempo) (230×195 c.) all’interno della quale si è ricavato una ampio armadietto in legno, mentre sopra vi è un tondo all’interno del quale vi è un dipinto recente olio su tela (diametro 120 cm) di Enrico Ghinato (Lendinara (RO) 15 marzo 1955) raffigurante il Papa Rezzonico Clemente XIII mentre in carrozza sta transitando davanti alla Villa. A lato del dipinto vi sono a destra stucchi di tamburi e trombe, e a sinistra piumaggi, lance e frecce. Gli stucchi di questa stanza (come pure gli altri – di simile fattura – che vedremo in altre stanze) vengono attribuiti ad Abbondio Stazio e a Carpoforo Mazzetti Tencalla, già citati in file precedenti.
la scultura
la pittura
l’architettura
Francesco Borromini, architetto svizzero (Bissone 23-09-1599 – Roma 02-08-1667)
L’ampio ovale, circondato da festoni di frutta e fiori, evidenzia alla sommità un putto disteso che in parte trattiene i festoni e in parte controlla lunghe scie nastriformi. Al di sopra, tra la parete e l’inizio della volta, vi è una grande aquila (asburgica) ad ali spiegate con un putto che sembra abbracciare il suo corpo mentre distende al vento larghi nastri.
Domenico Cimarosa, compositore italiano (Aversa 17-12-1749 – Venezia 11-01-1801)
Questo ovale è circondato a sinistra da lunghe foglie di acanto e a destra da un festone di frutta e fiori. Al di sopra dello stesso vi è un putto, in posizione distesa, che con la mano tiene nastri svolazzanti. Al di sopra, tra la parete e l’inizio della volta, vi è al centro un putto che a sinistra tiene un drappo e a destra un’asta con una bandiera entrambi mossi dal vento. Nastri svolazzanti intorno.
Tiziano Vecellio, pittore italiano (Pieve di Cadore 1488-1490 – Venezia 27-08-1576)
Sopra questo ovale vi è un putto disteso che gioca con nastri svolazzanti, ai lati sia a destra che a sinistra festoni di frutta e fiori. Al di sopra, tra la parete e l’inizio della volta, vi è al centro un’aquila (asburgica) ad ali spiegate con un putto che si aggrappa alla grande ala mentre lascia al vento lunghi nastri ondulanti.
vari decori in stucco
altri decori con serti di fiori e altre decorazioni
questo stucco si trova al di sopra della cornice presente tra la parete est e la volta. Vediamo al centro un putto che sta faticosamente sostenendo ampi drappi o bandiere.
Questa è la foto di alcuni anni fa: la cornice è vuota. Ma vediamo com’è oggi.
qui possiamo ammirare gli stucchi presenti alla base: a sinistra tamburi e trombe e a destra piumaggi, frecce e lance.
Papa Clemente XIII Rezzonico sta transitando in carrozza davanti alla Villa
SECONDA STANZA A NORD-EST
Questa stanza (alta m. 5,30, lunga m.7,55 e larga m.6,70) è caratterizzata dalla presenza tra la volta e le pareti di bassorilievi con scene agro-pastorali popolari: sono quattro stucchi a rilievo, di spessore uniforme, su fondo giallo-arancio, realizzate verso il 1790. L’autore non è conosciuto. Inoltre vi è uno stucco sovracamino e altri due stucchi . Nello specchio della volta vi è affrescato “l’allegoria della storia e della fama”. Accompagnano stucchi e affresco grandi decori a festone colorati.
Stucco a nord: da sx a dx vediamo: un albero, un bambino con madre e e padre, un carro trainato da buoi, sul carro alcune donne, poi alberi, un cavallo, un bambino con pecorella, un viandante (o un frate) con bastone, un asinello, sullo sfondo delle case.
Stucco ad ovest: da sx a dx vediamo: un bambino, un albero, pecore, un uomo a cavallo, una pecora, una donna con cappellino, sullo sfondo case di città, viandante con bisaccia e bastone, un bambino, altre abitazioni lontane, persona inginocchiata con cesto, due uomini in piedi con bastone, una persona seduta su un masso, alberi, altre pecore.
Stucco a sud: da sx a dx vediamo: un albero, un cavaliere a cavallo, un uomo una donna e un bambino, un albero e un tronco, carro coperto trainato da buoi con uomo che li pungola, un contadino che cammina, un mendicante seduto su rovina di una casa, altro cavaliere a cavallo.
Stucco ad est: da sx a dx vediamo: un albero, in basso affiora la testa di un asino, un vecchio con bastone, una donna con bambino, un uomo con bue e due cani, dietro a loro un albero, altro albero e un tronco, viandante seduto e, vicino, un suonatore di flauto , un cagnolino, un bue, un albero e delle rovine.
stucco sulla parete del caminetto: rievoca il fatto mitologico di ” Giove che fulmina i giganti”
Stucco sovrapporta a est con una famiglia: padre, madre e due figli che stanno preparando il pasto, sotto una tenda legata a grandi alberi, resti di mura.
festone con uccello sopra balcone nord
Grande affresco al centro del soffitto circondato da decori bicolori. L’affresco illustra l'”Allegoria della storia e della fama”. Il suo stile richiama quello del pittore Giovanni Battista o Giambattista Pittoni (Venezia 6 giugno 1687 – Venezia 16 novembre 1767). (La Storia, divinità allegorica romana, viene raffigurata come una donna alata e maestosa con un libro in una mano ed uno stilo nell’altra. La Fama, divinità allegorica romana, viene raffigurata con grandi ali piene di occhi, di bocche e di orecchie. La Storia sta per indicare i fatti documentati, ciò che è certo, ciò che è scritto nella pietra, mentre la Fama sta per indicare le dicerie, le voci, le notizie che possono essere sia vere che false.
TERZA STANZA A NORD-OVEST
Questa stanza, che ha le stesse dimensioni della prima a nord-est, viene detta anche stanza delle stagioni, in quanto nelle tre sovrapporte vi sono tre grandi stucchi che stigmatizzano elementi relativi rispettivamente all’estate, all’autunno e all’inverno. Interessanti i decori a stucco delle altre superfici.
Estate, stucco sovrapporta a sud: tra grandi foglie di acanto vi sono tre putti: il primo a sinistra tiene una roncola a cui è appeso un fagiano (?), accanto a questo un cesto da cui debordano grappoli d’uva e qualche foglia di vite, seguono poi un secondo putto che con fatica tiene un grosso pesce che tenta di sgusciare via (un’anguilla?), e infine il terzo putto che tiene ben stretta un’oca (?).
Autunno, stucco sovrapporta ad est: questo secondo stucco rappresenta la stagione autunnale caratterizzata dalla vendemmia: a destra vi è un putto che porta un cesto pieno d’uva, a sinistra troviamo un putto all’interno di una tinozza colma di grappoli d’uva e in mezzo un altro putto che sta valutando il primo mosto. Presenti varie foglie e rami di vite.
Inverno, stucco sovrapporta a nord: inverno vuol dire freddo. Infatti a sx vi è un focolare dove alte fiamme stanno riscaldando due putti freddolosi, mentre a dx vi è un terzo putto che sta portando un fascio di legna per rinfocolare al bisogno. Dopo questo putto vi è un tronco dal quale diparte un lungo ramo dal quale sono sorti alcuni rametti con foglie.
decorazioni della volta
altre superfici decorate
decorazioni a stucco nero e bianco su tenue sfondo cromatico con grandi conchiglie sostenute da piccoli tritoni, lunghe decorazioni floreali e grandi foglie d’acanto. (I tritoni sono creature mitologiche con forma di uomo dalla vita in sù e di pesce dalla vita in giù).
pubblicato il 19 settembre 2020
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