CASAROTTO TRISTANO pittore
Nato a Rosà (VI) il 27.06.1946. Vive e lavora a Bassano del Grappa in via Torino, 26.
Tel 0424 227240. Email: affreschi.casarotto@alice.it
Tristano Casarotto, figlio d’arte, la mamma Maria Pia Marcon è stata una valida pittrice della prima metà del novecento, inizia a dipingere a Bassano nel 1968 sperimentando le più svariate tecniche, ma solo nel 1980 entra a pieno titolo nelle competizioni di pittura.
Ex docente di Educazione Tecnica di scuola media, si dedica esclusivamente all’arte, in particolar modo studiando e realizzando una particolare tecnica di affresco su tela, con quale riesce da molti anni a esprimere e a comunicare grandi emozioni. Fa parte del Gruppo Artisti Comunità Montana del Brenta. Partecipa attivamente da oltre trent’anni a rassegne e concorsi di pittura nazionali e internazionali conseguendo notevoli premi e riconoscimenti della critica, dalla giuria e dal pubblico. Conosciuto ormai in campo nazionale ed internazionale ha allestito personali in varie località italiane ed europee: sue opere figurano in California, in Venezuela, in Sud Africa, in Australia, in Bangkok ed in diversi stati europei.
E’ stato nominato Cavaliere Accademico dall’Ordine Accademico Internazionale “Greci-Marino” del Verbano.
E’ inserito nei volumi:
C.AT. 1989 Censimento Artisti Veneti – Ed. Arte Triveneta
Arteoggi 1990 – Ed. Cidac
Catalogo Internazionale d’arte contemporanea 1991 – Ed. Alba
L’Elite – Selezione arte italiana ’92 – ’96 – ’98
EuroArte periodico di arte e cultura
Anna Maria Gentile edizioni Lecce
International Contemporary ARTISTS vol I by ICA publishing New York
Elenco primi premi:
1º Premio – Concorso nazionale “Alle Barche”, Vicenza; 1º Premio – Concorso Fer-Europa, Cittadella; 1º Premio – Concorso nazionale “La Pedemontana”, Piancavallo (PN); 1º Premio – Concorso nazionale “Rubbi”, Vicenza; 1º Premio – Concorso nazionale Comune S. Nazario; 1º Premio – Concorso nazionale “Morandi”, Noale (VE); 1º Premio – Concorso nazionale Comune di Paese (TV); 1º Premio – Concorso nazionale “2 Carrara”, Carrara S. Giorgio (PD); 1º Premio – Concorso regionale comune di Carbonera (TV); 1º Premio – Artigiano in cornice, Piazzola sul Brenta (PD); 1º Premio – Concorso nazionale Comune di Alfedena (AQ); 1º Premio – Concorso “Ecogarden”, Comune di Castel di Sangro (AQ); 1º Premio – Concorso nazionale Comune di Zugliano (VI); 1º Premio – Concorso nazionale Comune di Cupra Marittima (AP); 1º Premio – Concorso nazionale Comune di Appignano del T. (AP); 1º Premio – Concorso nazionale Comune di Monfalcone (AP); 1º Premio – Concorso nazionale “Città di Nardò”, Lecce; 1º Premio – Concorso nazionale Castelnovo sui Monti (RE); 1º Premio – Concorso nazionale Comune di Tenno (TN) 1º Premio – Concorso nazionale San Polo d’Enza (RE) 1º Premio – Concorso nazionale Comune di Mezzane (VR); 1º Premio – Concorso nazionale Comune di Cavasso Nuovo (PN); 1º Premio – Concorso nazionale Comune di Sacile (PN); 1º Premio – Concorso “La Carica” Comune di Pastrengo (VR); 1º Premio – Concorso Comune di Costremano (VR); 1º Premio – Concorso Comune di Costa di Rovigo; 1º Premio – XVII° Estemporanea Città di Nardò (LE); 1º Premio Seit Bolzano 5° art immersion.
LE TECNICHE
Tecnica Affresco Tradizionale
Viene chiamato “affresco” quel tipo di pittura murale fatto con pigmenti colorati impastati o diluiti con acqua, distesi su un intonaco fresco, adoperando la calce come bianco.
L’intonaco è composto di due strati: l’”arricciato” e il “tonachino”.
Il primo è posto direttamente sul muro di supporto ed è formato da una parte di calce e due di sabbia o, più’ raramente, di pozzolana. Il secondo è costituito di calce e di sabbia più fine di quella per l’arricciato, unita in un impasto al quale talvolta si aggiunge polvere di marmo finissima e che è applicata sul primo strato quando esso è ben asciutto .
Il tonachino, che deve rimanere umido fin tanto che vi si lavora, viene steso un po’ alla volta, nella quantità che il pittore giudica di poter dipingere in un giorno. Le materie coloranti più adatte all’affresco, quelle che resistono bene alla calce, sono gli ossidi di ferro, il cobalto azzurro e quello verde.
Il procedimento dell’affresco può dare splendidi risultati, ma richiede una padronanza perfetta della tecnica, e la capacità di dipingere con grande rapidità e sicurezza, poiché esso, a differenza delle altre tecniche pittoriche, non ammette esitazioni e correzioni.
Tecnica affresco su tela di Casarotto
Casarotto usa una tecnica che non si discosta da quella dell’affresco tradizionale, egli stende solo lo strato di intonaco detto “tonachino” di qualche millimetro su una tela grezza di juta, in maniera tale che penetri bene e rimanga saldamente aggrappato. Sulla base così preparata viene creato il disegno successivamente colorato con i pigmenti colorati impastati o diluiti con acqua. La “carbonatazione” cioè il processo di assorbimento del colore nell’intonaco avviene lentamente solo nello strato di intonaco di pochi millimetri, ma sufficienti a creare l’effetto e le tonalità magiche dell’affresco. Una volta completato e asciutto l’affresco viene successivamente ricoperto con un secondo strato di intonaco molto sottile che viene quindi sbrecciato per dare l’idea di immagini riscoperte o recuperate da vecchi muri e dall’incuria del tempo. Casarotto predilige soggetti figurativi recuperati da palazzi antichi e architetture, ma non disdegna l’informale e talvolta l’astratto.
fonti documentali:
articoli pubblicati dal Gazzettino e dal Girnale di Vicenza;
il volume: Tristano Casarotto Affreschi. Biblos Edizioni, 2014;
vari siti internet