CHIESA DELLA BEATA VERGINE DEL CARAVAGGIO
o CHIESA DI SAN LUIGI
La chiesa dedicata alla Madonna del Caravaggio, attualmente non sacramentale ed adibita ad attività di tipo benefico, si trova all’angolo tra Via Teatro Vecchio e Viale XI Febbraio, oppure basta transitare nei pressi del Centro Giovanile per vederla così com’è!
Questo luogo che faceva parte dell’antico quartiere di S. Croce era conosciuto dai bassanesi come il quartiere di Caravaggio, che sostanzialmente comprendeva in toto l’attuale Piazzale Cadorna.
A riguardo di questa chiesa Ottone Brentari così scrive nel 1884: “Catterina del fu Virgilio Brocchi, giunta ad età avanzata, e risolta di vivere ritirata dal mondo, [sottolineo come donna Caterina fosse donna nubile e molto religiosa ed era stata anche vicina con la beata Giovanna Maria Bonomo monaca nel vicino monastero di San Girolamo e per questo fu anche chiamata come testimone al processo di beatificazione della Bonomo] pensò di fabbricare questa chiesa in un suo brolo fuori della porte di Bassano. Ottenute a ciò le debite licenze dal Senato e dalla Curia nel 1707, cominciò nell’Aprile di quell’anno la chiesa che fu compiuta nel 1710 [come si legge ancora nella epigrafe posta sopra la porta d’ingresso: SVB TVVM PRAESIDIVM CONFVGIMUS SANCTA DEI GENITRIX 1710], benedetta il 5 Agosto e da lei dedicata alla Madonna del Caravaggio, e dotata in modo da essere sempre offiziata da un prete mansionario. La Brocchi morì nel 1712.”
La chiesetta rimase proprietà della famiglia Brocchi fino agli ultimi decenni dell’Ottocento, poi venne acquistata dalla parrocchia di Santa Maria in Colle, e fu concesso ai componenti della Congregrazione di San Luigi Gonzaga di riunirsi nelle feste di precetto per pregare e per l’insegnamento della dottrina cristiana. Per tale motivo era conosciuta anche come Chiesetta di San Luigi.
Nel 1987 il tempietto fu acquistato dal Comune.
Fino a non molti anni fa, a causa della lontananza del Cimitero di Santa Croce, il carro funebre si fermava nel sagrato di questa chiesetta per permettere ai parenti ed amici di dare l’ultimo saluto al feretro, che poi proseguiva imboccando via Ognissanti ed arrivare così al camposanto.
Fonti bibliografiche
Brentari Ottone. Storia di Bassano e del suo territorio. Sante Pozzato, Bassano , 1984.
Remonato Ruggero. Spigolature bassanesi. A spasso per la città di ieri e di oggi. Editrice Artistica Bassano, Bassano del Grappa, 2010
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