UN VIAGGIO LUNGO UN SECOLO
IL PROFUGATO DA CISMON A GIARRE
1917 – 1919
di Angelo CHEMIN e di Daniela CAENARO
pag. 94, Attiliofraccaroeditore, 2018, euro 12
dalla PREFAZIONE
Profugo è chi cerca scampo, fugge lontano, è fuggiasco ed errante, ed è costretto per guerra o calamità ad abbandonare la patria e il paese.
Nella nostra valle quando le comunità di paese furono costrette ad abbandonare la propria terra e le case portarono con sé e misero in salvo ciò che costituiva il simbolo e l’immagine della comunità stessa.
Due furono le componenti di questa identità: l’immagine religiosa e i documenti indispensabili per l’amministrazione comunale e parrocchiale.
A Cismon particolare rilevanza ebbe l’immagine (la statua) di Nostra Signora del Pedancino.
La gente che appartiene a un territorio ha un proprio modo di articolare gesti, significati e credenze, segue regole che danno stabilità al vivere del singolo e della comunità. L’immagine diviene il punto di contatto tra le vicende umane e ciò che appartiene all’interiorità. L’immagine di Nostra Signora del Pedancino porta alla realtà della Grande Madre protettrice e ausiliatrice con il Bambino -il Figlio- in braccio. Riunisce il passato remoto e il presente. E’ Colei che salva, in realtà è il Figlio che salva, ma Lei ne è la portatrice. Rappresenta ed è la salvezza del Paese. Attorno a Lei il Paese resta Paese, specialmente nella dispersione dell’esodo e del profugato.
Il Paese viene materialmente distrutto, la guerra travolge ogni cosa e avvolge in un turbine insanabile le persone; la speranza si perpetua attorno al simbolo. Nello sgombero del Paese partono -privilegiati- la statua di Nostra Signora con gli arredi sacri e gli archivi: è la protezione.
Quelle che presentiamo sono brevi e parziali note corredate da documenti d’archivio, come un ricordo prolungatosi per cento anni.
INDICE
PREFAZIONE, pag. 5
Dove tutto ha inizio, pag. 7
Dichiarazione di guerra, pag. 8
Apprestamenti militari nel territorio del comune di Cismon, pag.10
Profughi a Cismon dalla Valsugana Trentina e dal Tesino, pag. 13
Cronologia del profugato, pag.16
La partenza, pag. 16
Il viaggio, pag. 19
Itinerario, pag. 20
Il viaggio della Madonna, pag. 21
Il viaggio con i carretti, pag.22
La testimonianza del parroco di Cismon Don Vittorio Lazzarotto, pag. 25
Ricordi di un profugo a Giarre, pag. 38
Cismon prima del profugato, pag. 62
Cismon al ritorno dal profugato, pag. 64
Un ricordo lungo un secolo, pag. 72
La fonti documentarie, pag.89
(VB. leggerlo aiuta a capire il passato perché non diventi mai presente)