FABRIS LUIGI, SCULTORE E CERAMISTA (1883 -1952)


LUIGI FABRIS


SCULTORE E CERAMISTA


BIOGRAFIA


(da LUIGI FABRIS 1883 – 1952, a cura di Mario Guderzo e di Nadir Stringa,

Comune di Bassano del Grappa, Laboratorio Grafico BST, 2006)

 

1883

Luigi Fabris nasce il 23 Agosto 1883 a Bassano del Grappa in provincia di Vicenza. Il padre Augusto e la madre Vittoria Carraro abitavano in Piazzetta dell’Angelo e in via Roma possedevano un negozio di ferramenta. Luigi, dopo aver frequentato le scuole dell’obbligo, s’iscrive al “Collegio Vinanti”, la più rinomata scuola privata di Bassano e in seguito ad una scuola tecnica di Vicenza. In questo periodo nasce la passione per lo studio della Storia dell’Arte.

1903 -1904

Sostiene gli esami nel Regio Istituto di Belle Arti di Venezia e gli viene conferito il Diploma di insegnamento del Disegno nelle Scuole Tecniche e Normali.

1905 -1906 

Conclude il Corso Speciale di Scultura presso il Regio Istituto di Belle Arti di Venezia, dove ha come maestro Antonio Dal Zotto che lo volle come collaboratore nei suoi lavori e gli fece mettere mano sulla statua di Carlo Goldoni, quella del campo omonimo di Venezia, il cui modello si trova collocato all’ingresso del Museo Civico di Bassano. La prova dell’amicizia e della stima per il giovane allievo viene confermata dal fatto che lo stesso Antonio Dal Zotto donò quel modello alla città natale dell’ allievo. 

Nel secondo Corso Speciale di Scultura ottiene il massimo dei voti e la lode in “Modellazione dal Nudo”. Consegue, così quale migliore allievo della scuola, un riconosciuto premio in denaro.

1907

Luigi sposa a Bassano Eleonora (Nelly) Velo, della quale realizzerà un ritratto ad olio ed un bozzetto.

1908 – 1909 

Vince il concorso per l’insegnamento alla Scuola Artigiana di Ponte di Legno (BS), dove si trasferisce. Il 2 ottobre il Sindaco della Città di Asolo lo invita a dirigere la nuova Scuola di Disegno.

1910 

A Ponte di Legno nasce il primo figlio Augusto (Uti). A settembre, dopo due anni di insegnamento, l’Istituto Professionale di Disegno riceve un premio quale scuola meritevole per l’alta professionalità dimostrata grazie ai suoi insegnanti. Il premio verrà consegnato a Brescia ed i lavori degli allievi saranno esposti a Bruxelles.

1912

Rientra a Bassano da Ponte di Legno, per subentrare nell’insegnamento nella Scuola di Disegno di Bassano, al prof. Raffaele Passarin, nella cui fabbrica comincia a collaborare. In questo periodo Fabris elabora i propri modellini in ceramica. Poco dopo, rilevata la ditta del Passarin con la relativa stamperia, continua a creare nuovi modelli. Allo stesso anno risale il bozzetto in terra cotta del piccolo Augusto intento a giocare con un cavallino e il ritratto ad olio del figlioletto.

1913 – 1916 

Disegna e realizza il rivestimento in ceramica della facciata dell’Hotel Hungaria (allora albergo Ausonia) in viale Santa Maria Elisabetta al Lido di Venezia; alla fine dei lavori però l’Hotel chiude e al Prof. Fabris rimangono solo i ricordi di alcuni giorni di soggiorno gratuito.

1915

L’Italia entra in guerra. La famiglia Fabris abita nella casa con torretta in piazza Terraglio. Durante i bombardamenti, da questa torretta il piccolo Augusto, in braccio alla mamma, vide cadere una bomba al centro del Ponte Vecchio. Un’immagine destinata a rimanere impressa nella sua memoria: la bomba taglia a metà un cavallo che attraversava il ponte trainando un carro. Nasce a Bassano del Grappa il secondo figlio Gianantonio, destinato a seguire le orme paterne. Eserciterà con successo la professione di scultore (dopo il diploma all’Accademia di Brera a Milano, sarà allievo e assistente dello scultore Francesco Messina).

1916 – 1920

Alla fine di questi anni nasce la voglia di produrre in porcellana le sue opere, fino ad ora realizzate in ceramica. La raffinatezza dei suoi modelli richiedono una materia più preziosa. S’incontra a Milano con un figlio del Passarin che lavora come Ing. Collaudatore di motori, automezzi e natanti presso lo stabilimento Alfa Romeo. In questa sede venivano prodotte anche le candele in porcellana” Magneti Marelli ” per aerei. Il Prof. Fabris chiede di poter sperimentare in questi forni ad alta temperatura (1300 gradi) la cottura delle sue prime porcellane. L’esito dell’esperimento è così positivo che decide di avviare una fabbrica di Porcellane Artistiche in Corso Indipendenza, 7 a Milano. In questi anni elabora il marchio dell’Ancora Rossa, unito al monogramma del nome, quale simbolo e tutela delle proprie opere nel mondo. Compra un maggior numero di forni per la cottura ad alta temperatura.

1916

La famiglia si trasferisce con l’intera stamperia a Milano. Prendono casa in Via Bandello 15.

1918 

Un amico architetto lo invita ad aprire uno studio d’arte, in Via Lanzone. Grazie a questa amicizia si introduce nell’ambiente facoltoso della capitale lombarda.

1919

È uno scultore già affermato; gli viene affidato l’incarico di eseguire la statua per il Monumento al Caduto dell’Aeronautica al Cimitero Monumentale di Milano.

1920 

Il comune di Bassano gli commissiona la scultura La Musa scrivente dedicata allo scrittore Giovanni Vaccari, morto nel 1919. L’opera è ancora oggi collocata ai Giardini Parolini di Bassano. Partecipa al concorso di scultura a Genova, vincendo il primo premio, con l’opera della Samaritana. Il bronzo è esposto in un palazzo di Genova. Il gesso è conservato nello studio di Luigi Fabris a Bassano. Risale a questo periodo il Ritratto ad olio su tela della madre Vittoria.

1922 

Realizza in altorilievo un Monumento, commissionato dalle Provincie Venete per l’opera Bonomelli. La scultura è presso la Cardinal Ferrari di Milano. Nel frattempo la produzione Fabris raggiunge il numero di 310 modelli, l’ultimo di essi corrisponde alla Violinista. Una riproduzione di questo pezzo è stata consegnata dal Comune di Bassano del Grappa al Presidente della Repubblica Ciampi, al Quirinale, nei giorni che precedevano la fine del suo mandato nel Maggio 2006. Finché è a Milano realizza gli affreschi per il Palazzo Ferrari in Viale dei Martiri a Bassano. Realizza gli affreschi alla Villa Le Torricelle di Romano d’Ezzelino.

1923 

Si presenta alla fiera con i suoi capolavori. Lo stand a quei tempi si costruiva e rimaneva montato per tutto l’anno e si chiudeva a chiave fino alla manifestazione successiva. Con l’occasione accorrono da Fabris molti personaggi famosi.

1926 

Grazie alla sua fama di artista viene invitato da Gabriele d’Annunzio per eseguire delle opere al Vittoriale sul Lago di Garda (VR). Le opere eseguite sono: Vittoria Alata – Frate Incappucciato (chiamato dall’artista Crisalide) – Cavallo Greco – Libro Farfalla – L’ultima Suonata – Nudino con Maschera – Portacenere con Nudo – Nudo di Donna con Lampada – Busto di Eleonora Duse – Elefanti ed animali feroci. Il poeta lo ripaga con dediche e foto autografe. Su richiesta esegue un modello che raffigura Benito Mussolini in piedi.

1929

Fabris si presenta alla fiera di Lipsia che ne sancisce la consacrazione internazionale.

1930 

L’attore Ettore Petrolini fa visita alla fabbrica di Fabris. Viene eseguita la figura della maschera che ride. Questo pezzo è visibile al Museo delle maschere di Roma, in cui è esposta anche la statua in porcellana del Goldoni. Il comune di Asti commissiona un modello del Cavaliere per il Palio della città. Le porcellane Fabris sono ormai conosciute ed esportate in tutto il mondo: Europa, America del Nord, America del Sud, Giappone, Australia, Persia, Turchia, Afghanistan, New Zeland, Asia. Esegue in porcellana il ritratto di figura della Principessa Maria José del Belgio in occasione delle nozze con Umberto Di Savoia.

1931

Muore la madre Vittoria

1933

Muore il padre Augusto.

1935 

Esegue su richiesta un bozzetto equestre di Benito Mussolini. Il monumento fu censurato e non eseguito perché il cavallo calpestava le rovine di Roma. Il bozzetto originale è in possesso degli eredi di Mussolini. In questi anni la Manifattura Rosenthal richiede la collaborazione con le Porcellane Fabris, vuole assicurarsene l’esclusiva per la Germania, ordinando nel frattempo il modello della Vittoria Alata. Fabris rifiuta questa richiesta di collaborazione e custodisce gelosamente i suoi modelli. D’altra parte purtroppo in seguito la famiglia ebrea Rosenthal subirà le dolorose vicende della Germania nazista.

1938

Il figlio Augusto sposa Vittoria Mascanzoni.

1939

Nasce a Milano il nipote Gianluigi, figlio di Augusto e Vittoria.

1940 

Esegue il monumento della Madonna per la tomba della famiglia Gaviraghi al cimitero Monumentale di Milano. Esegue in questo periodo il quadro ad olio su tela Ritratto di donna Vittoria.

1942 

Il bombardamento su Milano da parte degli Inglesi, colpisce la fabbrica Fabris. Fortunatamente la stamperia si salva. Il figlio Augusto proprio quella sera torna dal fronte per una veloce visita alla famiglia. Esiste una foto che lo ritrae in divisa da Ufficiale alle prese ad aiutare allo spegnimento dell’incendio, dall’alto di un tetto. Quei bombardamenti su Milano rasano al suolo anche la casa di famiglia di Vittoria Mascanzoni, moglie di Augusto. Dopo aver perso quasi tutto, ma sani e salvi, Luigi Fabris, la moglie, la nuora con il figlio, il suocero e la zia tornano esuli a Bassano del Grappa dove vengono ospitati a casa di cari amici.

1943

Esegue le formelle per l’altare della Chiesa di Travettore di Rosà.

1945

Al ritorno dal fronte il figlio Augusto torna a Milano a riordinare e recuperare la stamperia.

1945 

Ritorna a Bassano la stamperia delle porcellane Fabris. Alcuni lavoranti avevano seguito il destino dell’azienda, trasferendosi anche loro a Bassano. Nonostante le vicende tormentate Fabris aveva continuato a creare nuovi modelli. Riprende così nella nuova sede di via Torino,10 a Bassano del Grappa la produzione di Porcellane Artistiche Fabris. Il Fabris continuerà a modellare, Uti si dedicherà alla direzione, Vittoria alla pittura e Gianantonio (Tony) tornato dalla prigionia alla scultura.

1947 

Il Fabris, membro della Commissione d’ornato nel comune di Bassano, si dimette dall’incarico perché contrario alla decisione di demolire il teatro comunale in viale Dei Martiri. Era Favorevole ad un solo intervento di restauro. Risale a questi anni l’amicizia con Bortolo Nardini.

1951 

Il 14 maggio 1951 la Pro Bassano consegna allo scultore un Diploma di Benemerenza.

Quell’ attestato si aggiungeva a precedenti diplomi, targhe, distinzioni ed era il coronamento emblematico di una intera vita. Agli inizi dello stesso anno si sposa il figlio Gianantonio ( Toni) con Anna Venzo.

1952

Il 19 Maggio Luigi muore improvvisamente, seguito dopo poco dall’amata moglie Nelly.

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Negli anni a seguire le porcellane Fabris divennero sempre più richieste e stimate. Ricordiamo le visite importanti presso la sede di Milano e di Bassano. Dall’album fotografico, oltre ai documenti custoditi dalla famiglia, si possono vedere personaggi storici famosi, artisti, attori, critici d’arte, come De Gasperi, La Malfa nel 1950 nello stand di Fabris a Milano, Tofano che ordinava il suo personaggio Bonaventura. Ci sono poi gli incontri nella sede di Bassano: il baritono Tito Gobbi era di casa, il regista Germi, l’attore Baseggio, fotografato vicino alla scultura del Goldoni l’attore Ugo Tognazzi.

 

MUSEI 

Le opere del Prof. Luigi Fabris sono esposte in numerosi musei italiani e esteri come il Metropolitan di New York, il Museo Nazionale di Cuba, il Museo della Ceramica a Bassano del Grappa, il Museo del Vittoriale, il Museo delle Maschere a Roma, il Museo del Cimitero Monumentale di Milano.


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