VICENTINO – 2011 – LA MEMORIA DELLE ACQUE VICENTINE

LA MEMORIA DELLE ACQUE VICENTINE

STORIE, PERSONAGGI, MISTERI E CURIOSITA’ NEI SECOLI

dI ANTONIO DI LORENZ0

TERRA FERMA, Crocetta del Montello,TV, 2011

un libro dotto, affascinante, ricco di immagini e dettagliato nelle notizie (VB)

dalla prefazione dell’autore:

Nella storia di una città è scritta la sua identità e, spesso, il suo destino. La storia di Vicenza si legge nei suoi fiumi e torrenti in modo così limpido che i corsi d’acqua possono essere paragonati a una “macchina del tempo trasparente”. I vari episodi rappresentano gli anelli di una catena millenaria: svelano sorprese e non raccontano ancora tutti i segreti che custodiscono. Una scarna notizia in un testo di secoli fa apre uno spiraglio di curiosità: chi giocava a “battaglia navale” dal vivo a Vicenza? Se gli antichi romani, nell’arena, avevano inventato i “reality show” dei gladiatori e delle naumachie, reali fino al sangue, a Vicenza c’era chi, in modo meno cruento, secoli dopo li imitava. Quando l’Astico formava il “lago Pusterla”, ampio da Vicenza a Povolaro, i nobili – “con animo davvero romano” – organizzavano perfino spettacoli di combattimenti navali. Già, perché mille anni fa era l’Astico che scorreva sotto ponte degli Angeli, non il Bacchiglione. Ma era un torrente, e le sue piene erano devastanti. Le ricorda perfino Paolo Diacono, nel 569. La soluzione migliore la trovò la Serenissima Repubblica di Venezia, che cinque secoli fa deviò l’Astico a Montecchio Precalcino. Così il Bacchiglione prese il suo posto. Ma in cinque secoli non siamo stati capaci di risolvere una volta per tutte il dramma inondazioni: in 130 anni quattro volte hanno colpito il Vicentino. Spesso a farne le spese maggiori è proprio il capoluogo.

Fiumi famosi, quelli vicentini. Il Retrone era celebre nell’impero romano per le meravigliose anguille che si pescavano. Dal canto suo Dante cita il Bacchiglione nella sua Commedia. Scusate se è poco, direbbe Totò. Quel fiume lo conosceva bene anche il suo ospite veronese, Cangrande della Scala: Vicenza era il teatro delle guerre con i padovani, che erano combattute anche deviando il corso del fiume per invadere il campo e l’esercito avversario.

L’acqua a Vicenza significava anche forza, quella che muoveva centinaia di mulini in città. Solo per la lavorazione della seta nel Cinquecento ce n’erano cento di attivi. I vicentini in Europa a quel tempo, con i loro “panni di seta”, le stoffe colorate, le compagnie di mercanti, erano davvero L. Renzo Rosso d’Europa. Ma l’acqua era anche fatica fino a pochi decenni fa: per le lavandaie, chine sulla riva a lavare, oppure per chi doveva andare a riempire i secchi alla fontana pubblica. Gli acquedotti e l’acqua corrente in casa non sono stati sempre scontati. Il fiume era anche divertimento: per i giovani, soprattutto, quando ancora si poteva fare il bagno in pieno centro.

Le acque vicentine raccontano di personaggi storici, di vita economica, costume, perfino di religione. Sono quattro volte lo specchio di Vicenza. Davvero dobbiamo imparare a rispettare di più l’acqua (di cui spesso consideriamo poco il valore) perché è la nostra vita. Passata, presente e futura.

LIBRO_-_ACQUE_VICENTINE392 

indice

UNA MACCHINA DEL TEMPO TRASPARENTE

La forza per centinaia di mulini a Vicenza e secolo dopo la rivoluzione industriale, 9

IL REBUS DI PONTE DEGLI ANGELI

L’antica chiesa e il torrente Astico che mille anni fa scorreva a Viceza, 27

La mano di Andrea Palladio e le quattro edizioni del ponte, 30

La mappa napoleonica del 1810 e le “casse di espansione” naturali, 32

IL GRANDE “LAGO PUSTERLA”

Ampio da Vicenza a Montecchio Precalcino ospitava spettacoli di combattimenti navali, 37

LE ANGUILLE, I GAMBERI E LE SORPRESE DEL RETRONE

L’Antico porto di Vicenza, il ponte che non è romano e la “pesca miracolosa”, 45

IL DIVORZIO (FORZATO) DEI DU FIUMI

Piazza dell’Isola circondata dalle acque e quattordici progetti anti-alluvione, 55

Il progetto di Carlo Beroaldi separa Bacchiglione e Retrone nel 1876, 58

DANTE, CANGRANDE E IL BACCHIGLIONE

Due citazioni del fiume nella Commedia. La profezia di Cunizza da Romano, 61

La guerra tra veronesi e padovani combattuta a Vicenza deviando il Bacchiglione, 62

Un “giallo “ Dante Alighieri e l’originale del “Paradiso” perduto, 67

LE RANE CANTERINE DELLA SERIOLA

Acqua potabile per i conventi e due fiumi oggi scomparsi, 69

L’antica zona industriale, i “burci” e la “piarda”, 72

PESCI D’ACQUA DOLCE NEL PIATTO

Dai marsoni alle trote e poi lucci, barbi e pescegatto, 75

Il baccalà non nuota nel Vicentino ma è di casa sulle rive del Bacchiglione, 81

I SALMONI, IL FIUME E IL MARE A VICENZA

Loro sì che hanno nuotato davvero nel Bacchiglioen e a Fimon, 85

Quando si sognava che la Basilica si specchiasse nella laguna con le gondole, 88

ACQUE, PIOGGE (IN CALO) E ACQUEDOTTI

E’ la provincia più ricca d’acqua ma il clima fa diminuire le precipitazioni, 91

Recoaro, Valdagno, Schio sono davvero il “catin de Dio”, 92

QUATTRO GRANDI ALLUVIONI IN 130 ANNI

La più disastrosa nel 1882: l’acqua arrivò a un metro e ottanta di altezza, 95

Le immagini del 1905: in canoa davanti a palazzo Chiericati,99

L’alluvione del 1966: un disastro nazionale. I fiumi straripano in tutto il vicentino,100

Per i danni di Ognissanti nel 2010 si muove anche il Capo dello Stato,106

 

 

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