TONIO E REGINA
a peste, fame et bello libera nos Domine
di Lorenzo Selmo
Grafiche Dal Molin – Chiampo -Tel./Fax 0444 624020 – 2012
Dal Giornale di Vicenza del 25 luglio 2012
UN SECOLO DI VITA FAMILIARE NEI RICORDI DI TONIO E REGINA
“… Lorenzo Selmo, medico di famiglia ad Arzignano, è tornato in libreria con “Tonio e Regina”: è il titolo del volume di 280 pagine intrise di umanità e saggezza. Il pretesto, si fa per dire perché proprio questi sono i brani più struggenti e permeati di umano sentire, è stato quello di mettere per iscritto i ricordi di mamma Lina, oggi ottantenne.
Selmo ha raccolto nei 46 brevi capitoli della prima parte le storie di nonni e bisnonni da lei ascoltati durante i lunghi filò invernali nella strada in contrada Bettega alla Fratta, zona collinare di Arzignano. Ecco allora 100 anni di vita familiare fra il 1860 e il 1960, in parallelo con i primi passi dell’Unità d’Italia e l’inizio del boom economico, che aprono una finestra illuminante sulla realtà contadina veneta. “Storie di tutti i giorni” quasi dimenticate e perfino difficili da comprendere per chi ha vissuto nell’era tecnologica.
La seconda parte del libro racconta aspetti locali riferiti all’ambito sanitario, approfonditi poi nella terza parte dove l’autore colloca i racconti di Lina, in una dimensione nazionale sempre con riguardo alla medicina e alla salute che allora, ancor più di oggi, erano i problemi che affligevano la povera gente.
Dedicando a quest’argomento un appassionato lavoro di ricerca scientifica e documentale, l’autore confronta i dati locali con quelli nazionali e propone una fotografia preziosa per quantità di informazioni e rigore metodologico che offre tanti spunti di interesse specie a chi si interessa di medicina,.
In “Tonio e Regina” passato e presente dialogano senza sosta, avvicinando le fatiche e la saggezza della gente di una volta ai cambiamenti che si sono succeduti nei primi100 anni della storia d’Italia.” (Daniele Concato)
dalla “PRESENTAZIONE”
Questo libro si compone di tre parti.
La prima parte riporta i racconti fatti da Lina al figlio Lorenzo. Sono storie della sua vita e soprattutto storie accadute nella vita dei suoi genitori, Tonio e Regina, da cui il libro trae il titolo, e, in parte, dei suoi nonni e bisnonni paterni. Lina le aveva sentite raccontare durante i filò invernali da suo padre Tonio nella stalla in contrà Bettega alla Fratta dove viveva. Sono ricordi legati a sensazioni piacevoli e spesso spiacevoli oppure a fatti strani della vita. Per gran parte sono racconti di sofferenza, di malattie, di morte, di fame e di guerra, da cui il sottotitolo “a peste, fame et bello libera nos Domine”. L’aspetto sanitario è preponderante perchè era molto importante nella vita di allora e perchè questo aspetto interessa particolarmente l’autore e sarà ampiamente trattato nella seconda e terza parte del libro.
Tonio nacque ad Arzignano nel 1891 e Regina nel 1893; si sposarono nella Chiesa di San Zeno nel 1914 ed ebbero cinque figlie e due maschi morti in giovane età; la loro casa si trovava in contrà Bettega alla Fratta. Lina, la protagonista dei racconti, è una loro figlia; nata nel 1925 si sposò con Marcello nel 1948 e andò a vivere nella zona della Mantovana allora detta “campi di Rossettini”.
I genitori di Tonio si chiamavano Cipriano e Rosa. Cipriano era nato nel 1866 in contrà Bettega all’ Albara a circa cinquecento metri dal luogo dove andò ad abitare successivamente con Rosa e dove poi visse Tonio con la sua famiglia.
Il padre di Cipriano si chiamava Gaudenzio; anche lui era nato all’ Albara nel 1829; si era sposato con Angela nel 1856 nella Chiesa di Castello di Arzignano; aveva avuto sei figli ed era sempre rimasto a vivere nella stessa contrà.
La seconda parte del libro riguarda aspetti locali con particolare riferimento ad Arzignano, a Crespadoro e a volte alla provincia di Vicenza, riferiti ali ‘ambito sanitario. Lo scopo di questa parte è quello di confrontare, per quanto possibile, i dati della nostra zona con quanto rilevato in ambito nazionale e approfondito nella terza parte. Sono riportati dati sanitari ricavati dai registri dei morti e dei battezzati delle parrocchie di Ognissanti ad Arzignano e Sant’Andrea a Crespadoro, dai registri dei Comuni citati e da altri documenti locali. Danno informazioni sulle malattie di allora, sulle cause di morte e sulla mortalità infantile dei nostri luoghi.
La terza parte cerca di situare i racconti di Lina in una dimensione storica nazionale sempre con riguardo agli aspetti sanitari. Sono capitoletti che riferendosi alla storia di Tonio e Regina descrivono in termini scientifici le malattie e le vicende sanitarie che si sono succedute in quel periodo, ricavate dalla letteratura scritta su questi argomenti e riportata nella bibliografia di questo libro.
Il motivo del soffermarsi in modo particolare su questi cento anni di storia è dovuto al fatto che allora in Italia si sono verificati grandi cambiamenti, quasi delle rivoluzioni, in numerosi campi. In quello economico con l’arrivo della rivoluzione industriale; in quello sociale con il formarsi di uno stato sociale garante del principio di uguaglianza sostanziale tra individui; in quello demografico con il prolungamento dell’aspettativa di vita; in quello culturale con la scomparsa della cultura contadina e l’avvento della cultura di massa; e in quello sanitario con la netta riduzione della morte per malattie infettive e dell’alta mortalità infantile e, al contrario, con l’enorme aumento della morte per cause degenerative e croniche in età avanzata. Sono grandi trasformazioni che rispetto al Centro-Nord Europa si sono verificate con anni di ritardo e con caratteristiche differenti dagli altri paesi come conseguenza dell’importante presenza della Chiesa cattolica in Italia e delle vicende storiche succedutesi dopo l’Unità d’Italia, con l’avvento prima della Destra e Sinistra storiche, e poi del Fascismo.
Lorenzo Selmo
UN LIBRO SCRIGNO DI REALTA’ UMANE E MEDICHE CHE NON DEVONO ESSERE DIMENTICATE,(V.B.)
NB. ll libro è acquistabile presso la libreria LaBassanese – Largo Corona d’Italia – Bassano del Grappa.