MAROSTICA NELL’ARTE – CARRON LUIGI E LE PORTE DELLA CHIESA DI SANTA MARIA ASSUNTA

LE PORTE DI CARRON

DELLA

CHIESA DI SANTA MARIA ASSUNTA 

 di Vasco Bordignon

Le porte in bronzo sono opera di Luigi Carron. La centrale è stata installata nel 1979, quelle laterali nel 1985. La porta centrale differisce dalle porte laterali perché costruita su due piani diversi rappresentati dalle formelle e dalle cornici, realizzando un apprezzabile senso di profondità. 

Ho voluto comparare tra di loro sia le porte laterali che quella centrale nella loro interezza: ho associato le immagini realizzate di recente con quelle presentate nel testo della prof.ssa Serafini Toniolo ” La Pieve di “Santa Maria Assunta” in Marostica” pubblicato nel maggio 2001. Come si può vedere, appaiono assai diverse sia per l’aspetto cromatico generale non più rosato ma brunito, sia per la presenza di varie zone nelle quali compaiono sfumature sul giallo, oltre ad una “incrostazione” di fondo. Non so quali siano le cause di queste modificazioni né conosco se alle porte sia stata data una “vernice” protettiva che con il tempo possa essersi modificata o assottigliata oppure se tali queste modificazioni siano causate dalle intemperie, dall’inquinamento atmosferico, ecc.. 

Restano comunque una superba prova della capacità artistica di Carron.

Ogni porta racconta il cammino del Popolo di Dio: l’Antico Testamento nella porta a sinistra; episodi della Vergine Maria nella porta centrale, ed episodi del Vangelo nella porta a destra.

Luigi Carron, conosciuto come Gigi Carron , riesce ad imprimere al metallo la forza della sua creatività riuscendo a farci percepire l’atmosfera spirituale sia essa di grande pace sia essa di grande drammaticità.

La tecnica è quella della fusione a cera persa, un metodo che si usava fin dall’antichità. 

PORTA SINISTRA : EPISODI DEL VECCHIO TESTAMENTO

sono sei formelle di cm 43×61. La porta termina con le quattro stagioni, piccole sculture in bassorilievo, che rappresentano il lavoro dell’uomo Prima coppia, parte superiore: la creazione e la cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso Terrestre. 

Nella formella della Creazione Dio creatore, sotto forma di un grande sole fonte di ogni luce , plasma con le sue mani il corpo di Adamo presentato, nella sua bellezza, nel sonno in una posizione di completo abbandono e di rilassamento.

Nella formella della Cacciata di Adamo ed Eva,   i nostri progenitori appaiono sorpresi della propria nudità e tentano di nascondere i loro volti alla punizione di Dio rappresentata dalla figura volante dell’Arcangelo Michele ancora con la spada sguainata, mentre più in basso alcuni animali sembrano pascolare placidamente.Seconda coppia, parte intermedia: il sacrificio di Isacco e la lotta di Giacobbe con l’Angelo.

La formella è incentrata nell’atto sacrificale di Giacobbe verso il figlio Isacco quando appare l’Angelo che ferma la mano del padre così obbediente a Dio e sopra appare il capro pronto per il vero sacrificio.

La formella della lotta di Giacobbe con l’Angelo. In questa composizione Carron esprime in modo superbo la fatica dello sforzo, la tensione muscolare, i corpi tra loro contrapposti.Terza coppia, parte inferiore: il Mosè e la vittoria di  Davide su Golia

La formella di Mosè con le tavole della legge tra le sue mani evidenza nel suo volto così espressivo tutta l’intensità della sua forza interiore 

La formella della vittoria di Davide su Golia  è di rara bellezza. Davide di figura atletica pare che avanzi verso di noi fiero della sua vittoria su Golia la cui testa è tenuta per i capelli dalla mano di Davide.

PORTA CENTRALE : EPISODI DELLA VITA DELLA VERGINE MARIA

Sei formelle, le due superiori di dimensioni maggiori cm 70×100, le quattro inferiori sono cm 70×73. In basso vi è una serie di animali domestici sempre assai cari a Carron: a sx gli animali a pelo (coniglio, gatto e cane) e a dx quelli a penna (colomba, gallina e oca)Prima coppia, parte superiore: La Crocifissione e l’Assunzione in cielo della Madonna.

Carron nella formella della Crocifissione imprime una scenografia di grande efficacia con la grande Croce, da cui Cristo morto tende quasi a staccarsi, attorniata in basso da pie donne e da San Giovanni e in alto da un angelo con un calice in mano indicando che sia fatta la volontà del Padre.

La formella della Assunzione di Maria Vergine si avvale di tre grandi figure: al centro la Vergine  e ai lati due corposi alati angeli che la sostengono su un lungo drappo, tanto che la Madonna, mentre sale in cielo, sembra quasi seduta mentre guarda la terra sottostante in cui si riconoscono mura, castelli e campi, come Marostica. Seconda coppia, parte intermedia: l’annunciazione e e la natività

Nella formella dell’Annunciazione l’atmosfera è semplice anche se ciò che succederà cambierà il volto della Storia: la Vergine – come in un giorno qualsiasi – sta lavorando, è seduta intenta a filare in un ambiente disadorno che viene  contrapposto alla grande figura dell’Arcangelo Gabriele, che con le sue grandi ali e i drappeggi occupa gran parte della scena a sx. 

Nella formella della natività, sotto un albero pieno di fronde, vi è la Madonna con in braccio il piccolo Gesù, San Giuseppe è in piedi che guarda con amore Maria e Gesù, mentre nella parte destra un pastore, un asino e un bue sono in un piano diverso, sono solo comparse al grande evento.Terza coppia, parte inferiore: la fuga in Egitto e la Presentazione al Tempio.

La fuga in Egitto è incentrata sulla composizione figurativa della Madonna che con gesto premuroso copre e protegge il Bambin Gesù. La Madonna è sulla groppa di un asinello che segue San Giuseppe, avvolto nelle sue vesti e nascosto dal suo cappello. Sostiene un lungo bastone alla cui estremità pende un telo che forse racchiude quanto sono riusciti a portarsi appresso. E’ il simbolo della povertà in contrapposizione alla palma così rigogliosa e , in distanza, alla grandezza delle Piramidi.

La Presentazione al Tempio presenta Giuseppe con due tortore in mano che rappresentano l’offerta al tempio, che architettonicamente si vede nelle possenti colonne tra le quali vi è la figura del vecchio Simeone. Si vede anche Maria di spalle che tiene in braccio il piccolo Gesù. Una grande palma arricchisce l’ambientazione. 

PORTA A DESTRA : EPISODI DEL VANGELO

sono sei formelle cm 43×61; la porta termina con con quattro piccole sculture rappresentanti i simboli dei quattro evangelisti, a sx Matteo e Marco e a dx Luca e GiovanniPrima coppia, parte superiore: il battesimo di Gesù e il discorso della Montagna.

Evidente nella prima formella i protagonisti di questo fatto: Giovanni il Battista assai macilento e vestito di pelli d’animale, e Gesù che sta nell’acqua (che pare viva e fluente)  in attesa di ricevere il battesimo. Una colomba in alto suggella la volontà del padre.

Nella formella di dx si stacca in primo piano  la persona che in atteggiamento assorto sta ascoltando con grande interesse ciò che Gesù dice dall’alto di un piccolo rilievo. Gesù è solo avvolto da un semplice mantello. Quello che conta è la Parola.Seconda coppia, parte intermedia: l’incoronazione di spine e la resurrezione di Gesù. 

Nella incoronazione di spine è evidente l’atto di irrisione per il nuovo re,  coperto d’un povero mantello, che tiene come scettro una semplice canna e come corona quella di spine. Ma Gesù nella sua maschera di dolore evidenzia una grande dignità.

Nella formella della Resurrezione davanti alle rocce del sepolcro si erge quasi statuaria la figura di Gesù. Vicino un Angelo a testa china    in segno di adorazione si contrappone al militare rappresentato di schiena e con il corpo rannicchiato e le armi sparse a terra, segno che Gesù ha vinto la morte. Terza coppia, parte inferiore: l’apparizione ai discepoli di Emmaus e la consegna della chiavi a Pietro.

Nella formella di sinistra Gesù volta le spalle all’osservatore perché, seduto al tavolo della cena, sta rivelandosi ai due discepoli che si sono alzati in piedi ed esprimono tutto il loro stupore, ma anche amarezza per non averlo riconosciuto prima lungo il percorso insieme.

Nell’ultima formella Pietro è in ginocchio con gli occhi che guardano il Maestro.  Gesù, quasi statuario, tiene con la destra al petto una chiave, la chiave del Regno, e poggia la sua mano sx sulla spalla di Pietro: è il momento in cui lo conferma “pietra angolare”della Chiesa e gli consegna le chiavi del regno dei Cieli.

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