LE MURA E LE PORTE
UNICO E STRAORDINARIO MONUMENTO DEL PASSATO
di Vasco Bordignon
Il 1° marzo del 1372 iniziò la costruzione della cinta muraria.
Il cronista Conforto da Costoza nella sua cronaca “ Frammenti di storia vicentina (1371-1387)” scrive: “die lune primo martii, positus fuit primus lapis in fundamento cincte burgi Marostice” che tradotto “il primo di marzo lunedì fu posta la prima pietra nel fondamento della cinta del borgo di Marostica”. La costruzione di queste mura, a detta di Marin Sanuto, durò tre anni.
Castello Superiore con tratto mura ad est
Castello inferiore e tratto mura a sud
tratto della cinta muraria ad ovest
La cinta muraria abbraccia la parte pianeggiante abitativa di Marostica per poi salire attraverso i pendii rocciosi verso il Castello Superiore. E’ un susseguirsi di cortine merlate unite tra loro da torri (o torresini) costituendo un unico complesso fortificato collegando il Castello Inferiore e il Castello Superiore.
La cinta muraria è tutta merlata e si estende per circa 1755 metri ai quali si devono aggiungere altri 95 metri del circuito perimetrale della Rocca Superiore. In totale quindi secondo le misurazioni effettuate da Fausto Mabilia su base catastale lungo l’asse dell’intero perimetro delle mura compresi castelli e torresini è di metri 1850 (Muraro, 1989).
A sx il massiccio torresino della porta Breganzina e a dx uno dei tanti torresini lungo la cinta muraria
La cinta muraria congiunge, formando un ampio pentagono, i due castelli, che si fronteggiano: l’uno sul monte (Castello superiore o Castelo de sora) e l’altro al piano (Castello Inferiore o Castelo da basso), intervallati da 23 torri, tre delle quali con funzioni di porte: la Vicentina che guarda a sud, la Breganzina che guarda ad ovest, e la Bassanese che guarda ad est. Queste tre porte sono provviste ciascuna di “rivellino” (antemurale a camera). Le torri sono state edificate a 50-60 metri l’una dall’altra (calcolo effettuato in base al tiro utile della freccia di una balestra). (da Marostica. Centro storico…, 2014)
Porta Bassanese a sx dall’interno e a dx dall’esterno dove è ben visibile ancora il rivellino
Porta Breganzina a sx dall’interno e a dx dall’esterno, con rivellino ben visibile.
Porta Vicentina a sx dall’esterno e a dx dall’interno
Porta di Tramontana a sx dall’interno dopo la Porta del Castello e a dx dall’esterno
Una quarta porta detta di Tramontana, provvista di rivellino, portata alla luce durante i lavori di restauro 1934-1936, è stata ricavata a nord, alla fine dell’ultima parte delle mura orientali, porta che consente l’accesso ad un tratto di strada che conduce ad un’altra porta, ricavata lungo la cortina muraria e quindi non addossata ad un torresino, sovrastata dallo stemma scaligero, che ci fa entrare nel Castello superiore, preceduta da un rivellino.
Tutte le quattro porte garantivano una ulteriore maggiore sicurezza per la presenza di un fossato, che circondava le mura, e di un ponte levatoio. Per maggior sicurezza i ponti levatoi venivano alzati e abbassati con appropriate catene.
Il fossato circondante le mura già agli inizi del Settecento, avendo perduto la sua funzione e la sua morfologia, era ridotto ad appezzamenti privati dove si effettuavano colture di ogni tipo.
Il materiale delle mura è costituito prevalentemente da pietra arenaria di color giallo-grigio, e di mattoni in laterizio. La pietra arenaria, presente in loco, consentiva un notevole risparmio soprattutto riducendo le spese di trasporto.
Le mura della parte pianeggiante hanno uno spessore considerevole alla base di circa 3 metri, arrivando poi a 55 centimetri nella parte sommitale; quelle del tratto collinare misurano alla base 1,5-2,0 metri circa e sempre nella parte sommitale arrivano a 55 centimetri.
L’altezza varia dagli 8 fino agli 11-12 metri.
Le torri (o torresini) sono ad arco aperto verso l’interno, sono provvisti di solai lignei che consentono attraverso delle porticine laterali di continuare il camminamento lungo le mura, camminamento che per alcuni tratti nel 2014 è stato aperto al pubblico.
Fonti documentali
AA.VV. Marostica. Profilo istituzionale di un centro urbano nell’età della Serenissima. LA SERENISSIMA editrice, 2004.
Canova Antonio, Mantese Giovanni. I castelli medioevali del vicentino. Accademia Olimpica Vicenza, 1979.
Conforto da Costoza. Frammenti di Storia Vicentina (AA.1371-1387). a cura di Carlo Steiner. Città di Castello. Editrice S. Lapi, 1915
Consolaro Mario, Muraro Giuseppe Antonio (a cura di). Storia manoscritta di Marostica di Gio.Paolo Matteazzi. Stocchiero Grafica, 1984.
Dellai Giordano. Marostica e il suo territorio nel Duecento. Società e ambiente a Marostica, Mason, Molvena, Nove e Pianezze secondo il Regestum possessionum comunis Vincencie del 1262. LA SERENISSIMA, 1997.
Le Cento Città d’Italia Illustrate. MAROSTICA. La gemma del pedemonte vicentino. Casa Editrice Sonzogno, Milano, sd.
Marcadella Giovanni (a cura di), Il Castello Inferiore. Storia e ricupero. Atti del Convegno, Marostica 26 settembre 1998. Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Archivio di Stato di Vicenza. Comune di Marostica. Biblioteca Civica. Editrice Artistica Bassano, 1999.
Marostica. Centro storico di interesse pubblico. La città scaligera come mai vista. Mostra 1-23 marzo 2014.(testi di Mario Scuro).
Marostica. I Castelli, le mura e il Borgo, fotografie di Roberto Barcellona. Origine, struttura, Vicende, testo di Giuseppe Antonio Muraro. Biblos SRL, Cittadella (PD), 2009.
Muraro Giuseppe Antonio. Marostica e la dominazione scaligera nel Veneto. Tipografia Minchio, 1989. (mi permetto di segnalare e sottolineare questo prezioso e fondamentale lavoro del Prof. Muraro per approfondire e comprendere la storia della Marostica, anche di oggi)
Muraro Giuseppe Antonio. La “Compagnia delle Mura di Marostica”. Edizione della Compagnia delle Mura di Marostica, 1996.
Muraro Giuseppe Antonio. Sotto le insegne di Vienna. Marostica autriaca. Tomo I e II. Banca Popolare di Marostica, 1999.
Muraro Giuseppe Antonio. Marostica 1866 – 1900. Vita politica e amministrativa, società e istituzioni dio una comunità dall’annessione del Veneto alla fine dell’Ottocento. Banca Popolare di Marostica, 2006.
Perbellini Gianni, Rodeghiero Flavio (a cura di). Città murate del Veneto. Scacchieri fortificati medievali:un sistema-regione. Cierre edizioni, 2011.
Sanudo Marin. Itinerario per la terraferma venziana nell’anno MCCCCLXXXIII. Padova, Tipografisa del Seminario, 1847.
Spagnolo Francesco. Memorie storiche di Marostica e del suo territorio. Atesa Editrice, 1981: Riedizione anastatica della Edizione del 1868.