BASSANO DEL GRAPPA – MONUMENTI BASSANESI – LA STATUA DI JACOPO DAL PONTE

 LA STATUA DI JACOPO DAL PONTE 

 di VASCO BORDIGNON

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L’idea di erigere un monumento al più conosciuto pittore di Bassano, cioè a Jacopo dal Ponte, detto il Bassano (c.1520-1592) fu del celebre professore Ottone Brentari  (1852-1921) nel 1881.  A questa si costituì un bando di concorso sostenuto da altri entusiasti ammiratori del grande artista, quali Oscar Chilesotti, Giovanni Jonoch, Giovanni Vanzo, Giovanni Mercante, Ildebrando Chiminelli e Carlo Agostinelli.

La scelta cadde su Giovanni Fusaro scalpellino povese, ormai scultore conosciuto e apprezzato, il quale aveva presentato un bozzetto in gesso che raffigurava  il famoso pittore a figura intera; lo stesso bozzetto fu da lui riproposto all’Esposizione Artistica Nazionale di Venezia nel 1887.

La base architettonica fu invece commissionata a Francesco Andolfatto fu Nicolò, altro noto scalpellino povese.

Il Fusaro lo eseguì in marmo nella sua bottega a Venezia e da qui ebbe l’incarico di trasportarlo a Bassano per ferrovia.

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Il monumento a Jacopo dal Ponte consta di due grandi gradini quadrati in pietra di Pove detta “corsoduro”, uno zoccolo, una base decorata da ricchi fregi in stile lombardesco, un alto piedistallo con fregio e iscrizione in bronzo: A/GIACOMO DA PONTE/I BASSANESI/1883, e una statua in marmo di Carrara biancochiaro raffigurante l’artista.

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Il pittore da Ponte, nel pieno del vigore dell’ età, indossa una camicia abbottonata stretta in vita da una cintura, un paio di calzoni corti e sbuffati detti alla piccadilles” [allo scopo di evidenziare gambe massicce e muscolose in genere coperte da aderenti calze di seta],  scarpe a punta allungata dette “à la poulaine” [un tipo di calzatura con una caratteristica lunga punta imbottita sviluppatasi nel Regno di Polonia e quindi anche chiamata “scarpa polacca”] e un lungo mantello di velluto con bordi in pelliccia; regge nella mano sinistra la tavolozza e nella mano destra teneva un pennello; sparsi a terra rotoli di disegno e una “valigetta” per colori e pennelli. Tale pennello, oggi mancante – come la punta del piede destro della statua – potrebbe essere stato asportato o danneggiato al tempo della prima Guerra Mondiale, quando Bassano fu zona di guerra.

La scelta della collocazione di questo monumento fu assai contrastata e difficile: chi la vedeva in un posto, chi in un altro.  Per cercare la migliore soluzione furono vagliati vari luoghi  : lo spazio antistante la casa residenziale della famiglia dell’artista presso il Ponte Vecchio, oppure nello spazio tra il pronao della chiesa di San Francesco e l’attuale Caffè Danieli ; poi in Piazza Garibaldi, poi in Piazza Terraglio, e infine sia il Fusaro che il Comitato esecutivo ritennero che la collocazione ideale fosse in piazzetta Santa Chiara (ora Jacopo da Ponte).

Il monumento fu inaugurato il 22 ottobre 1893 con una grande festosa cerimonia.

Alcune fonti documentali

Notiziario degli Amici del Museo e dei Monumenti di Bassano del Grappa, Dicembre 2007

Remonato Ruggero. Spigolature bassanesi. A spasso per la città di ieri e di oggi. Editrice Artistica Bassano, 2010

Guida di Bassano del Grappa. Edizioni Scrimin, Bassano,1981

 

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