UN GRANDE CERAMISTA NOVESE
DA CONOSCERE
NOTE BIOGRAFICHE
A CURA DI VASCO BORDIGNON
Benito Battistello nasce a Nove il 19 settembre del 1929 in via Sega Vecchia, 9.
E’ il sedicesimo figlio di Antonio e di Maria Baron Toaldo, l’ultimo di questa numerosa nidiata.
Antonio Battistello per mantenere la famiglia emigra in Svizzera e qui per moltissimi anni lavora duramente nelle miniere.
Benito si trova a frequentare la prima e la seconda elementare a Bordeaux in quanto sua madre si era trasferita assieme ad alcuni figli presso una famiglia benestante per poter lavorare e guadagnare qualcosa.
Ma dopo due anni ritornano a Nove e Benito dovette rifrequentare le prime 2 classi elementari in lingua italiana. Terminata la scuola elementare frequenta presso l’Istituto De Fabris la Regia Scuola di Disegno diretta allora da Cosimo Calò.
All’età di 14 anni inizia a lavorare in varie fabbriche novesi, quali Zanolli, Sebellin Zarpellon e Ancora e altre.
Nel 1960 sposa Maria Mossolin e dal loro matrimonio nasceranno tre figli: due femmine e un maschio.
Benito Battistello in una rara fotografia (non gli piaceva essere fotografato)
Nel 1970 Benito decide di mettersi in proprio e da allora iniziarono le sue migliori creazioni: anfore, piatti, scudi, porta ombrelli, quadri con incastri di piastrelle e molto altro.
Avrebbe desiderato fare o partecipare a qualche mostra di ceramica, ma la fragile salute della moglie non gli permetteva di assentarsi a lungo da casa.
un’altra rara fotografia tra la sua montagna
Sia le persone di famiglia che gli amici lo ricordano come un indefesso lavoratore, gentile e onesto, pronto anche ad aiutare il prossimo. Oltre il lavoro la sua passione era la natura in genere, ma gli piaceva in particolare, quando poteva, andare in montagna perché gli riempiva il cuore.
Benito ha poi trasmesso la sua passione a due suoi figli.
Benito Battistello a causa di una malattia abbandona il lavoro nel 2005 e terminerà la sua vita il 9 aprile del 2012.
RINGRAZIO I FAMIGLIARI DI BENITO BATTISTELLO CHE MI HANNO AIUTATO IN QUESTA E NELLE ALTRE DUE PRESENTAZIONI