LA CUCCAGNA DEI MOROSINI QUADRI CERAMICI di Raffaello Sorio Bonato
Si tratta di una serie di tavole ceramiche in semigres con smalti colorati e sali minerali realizzate dall’artista nel 2003, prendendo spunto da personaggi, persone, situazioni, tradizioni, ecc. facenti parte del suo libro “La cuccagna dei Morosini” edito nel 1991.
I quadri ceramici, le cui dimensioni sono 40×30 oppure 30 x40 cm, sono stati realizzati nel 2003 e i vari commenti sono dello stesso Bonato. L’unica eccezione l’ultima “mattonella” è del 1994, dedicata alla morte di “Busia” e alla fine della storia.
Propongo per una migliore comprensione, la presentazione presente nel libro stesso dell’artista, scritta dalla prof. Margherita Scarmoncin.
LA CUCCAGNA DEI MOROSINI
La “Cuccagna dei Morosini” – ideata e scritta da Raffaello “Sorio” Bonato – è una storia, una favola, un gioco da recitare a costume, tra musiche, balli e canti, davanti al Palazzo “Morosini Cappello” di Cartigliano. Il Palazzo illuminato è simbolo di tutto il positivo: la luce, l’abbondanza, il bello, il sano, la giovinezza, la vita e l’allegria. Chi cerca di arrivare in quel palazzo, invece, rappresenta il negativo: l’ombra, la fame, la malattia, la tristezza e la morte.
Nella prima parte è descritto il succedersi degli avvenimenti storici nel territorio a partire dall’epoca romana: la gens Cartilia e poi gli Ungari, Ezzelino da Romano e fino alla presenza in villa dei nobili veneziani Morosini. Vediamo “quei signori” nei momenti in cui arrivano con la figlia e le nipoti da marito per sovraintendere ai lavori della mietitura e per godersi la festa dell’estate.
Nella seconda parte sono raccontate le vicende dei “sensa terra”, che faticosamente campano arrangiandosi come possono durante le quattro stagioni dell’anno: questi non sono invitati alla festa però raccontano e aggiungono le meraviglie di questa ad altri poveri più distanti facendola diventare alla fine, favola.
Nella terza parte un certo “Busia de Sognatori” personaggio fantastico, arriva al mercato di un paese altrettanto fantastico. Qui convince una folla di miserabili come lui a seguirlo nella ricerca del “Palazzo di Cuccagna”, identificato nella villa di Cartigliano, di cui ha sentito parlare e di cui crede di possedere una “mappa” che gli indica la via. Comincia così per questa povera gente un lungo viaggio pieno di difficoltà e di tante illusioni alimentate così bene da “Busia” fino al punto di farle diventare visioni collettive. Alla fine il “Palazzo di Cuccagna” viene trovato ma nel momento di raggiungerlo “Busia” muore stremato dalla fatica. Finisce così la sua vita come tutti gli uomini… cercando la felicità senza mai poterla raggiungere.
Nella quarta parte continua la fiaba e come in tutte le fiabe c’è un lieto fine: la figlia dei Morosini, Rosina, sposa il suo bel pretendente Tonin, che vince la sfida al gioco dei dadi.
Anche tutti i paesani… gli spettatori … potranno partecipare a questo gioco e colui o colei, che sarà baciato dalla “Sorte”, avrà il premio della Cuccagna.
Prof. Margherita Scarmoncin
A SX : AUTORITRATTO NELLE VESTI DI JACOPO DA PONTE, DALLA CUCCAGNA DEI MOROSINI, FIABA COLORATA DEDICATA AD EMANUELA
A DX : EL PASTORE D’ANIME MONSIGNOR CAPPONI
A SX : ZE QUA “EL TOROTOTEA” CHE SONA BEN EL VIOIN
A DX : EL BALLO DEA “JJOTTA” MOROSINI
A SX : EL SIOR PIERO MOROSINI
A DX : EZZEIN DA ROMAN
A SX : LA MUSICA DE MARIETTA MOROSINI
A DX : “NANE OCO” CHE INVITA A BEVERE UN “GOTO” AL SIOR “MOMI TRINCA”
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QUESTO E' L'ALBERO CHE FA' I FIGHI MATURI D'OGNI TEMPO
LA MORTE CON LA SO FALSE NERA” CHE CUNA “BUSIA” DISENDOGHE DOLSEMENTE LONGO STO FIUME DE LATTE CHE VA’. DORMI SERENO EL TO SO SONNO “BUSIA” COME UN BOCIA CHE EL DEO IN BOCA METTE. STA QUA PICA’ NEE MEE TETTE…
LA FONTANA DELLA GIOVINEZZA
EL BALLO DELLE 56 COMBINAZIONI CHE POE VEGNER FORA TRANDO 3 DADI IN TERRA
A SX : LA SPERANZA
A DX : “EL CANTO” DEA ROSINA MOROSINI
A SX : EL FATTORE “FASSO MI”
A DX : LA VILLA DEA CUCCAGNA
A SX : LA NONNA CHE METTE LA CANDELA ACCESA SU NA FINESTRA CONTRO I FULMINI DELL’URAGANO
A DX : LE STAN VACCHE CHE FAN UN VITELLO AL GIORNO
A SX : LA CALIERA DELLE TRIPPE GRATIS
A DX : LA SIORA DEL MAL DE PIE
A SX : LA TOSETTA COL CAGNETTO
A DX : EL MUSSO “RUSPIO” CHE PER L’OCCASION CAGA DANARI
LA SIORA MOROSINI
L’OFFERTA DELL’ACQUA FRESCA
NANE E CHECCO CHE VA A ROBAR GAINE
LA’ STA L’ALBERO CHE D’OGNI STAGION FRUTTA DIAMANTI, SMERALDI, RUBINI E ZECCHINI
EL BALLO CAMPESTRE. IO SONO RAFFIGURATO DI SPALLE A DX
LE SCHIERE CHE SEGUONO … ECCO LA COMPAGNIA DEI SLAPPASUCCHE … LA CONFRATERNITA DEI SCAFAMURI, LA CONGREGA DEA DEBOEZZA
A SX : EL VECIO STUA MOCCOI, MOMI CAMPANARO
A DX : L’ORA CHE LA BRENTA BUTTA FORA PESCI LESSI
A SX : EL GOBBO CHE AL MARCA’ DISPENSA AI PUTEI CONFETTI CON L’AMO
A DX : IL CONDOTTIERO “BUSIA” DEI SOGNATORI CON LA CARTA DE CUCCAGNA IN MAN
QUI STAN CAVALLI CON SELLA E BRIGLIA, CHI VUOL CAVALCARE SE LI PIGLIA
- “Busia” dei sognatori – Fine della Storia, 33×33 xm, 1994
- longo sta Brenta de latte che va
- dormi sereno el to sonno “Busia”
- te lo tende la notte incantà
- e te cuna le onde.
- dà bando al to giorno de lotta
- dà riposo a tutte e strachesse
- sara i oci “Busia”…
- perchè pi quieto te passi,
- e che te possa pi fondo andar via
- ciàpa sonno
- come un bocia che el deo in bocca mette
- sta qua infagotà nee me spire
- sarà dolse el to Lungo dormire
- sarà proprio un bel ripodsre. Sorio 1994
In questi quadri Sorio si identifica con un mondo fiabesco, fatto di un caleidoscopio di colori, e di esseri umani e non, che hanno radici nella tradizione popolare. Con questi Sorio tesse una dicotomia ancora attuale di una società: quella dei “poveracci” piena di sogni e di speranze, e quella dei “siori” , pieni solo di se stessi e di null’altro. L’autore parteggia sicuramente per i primi, perchè i sogni sono anche poesia.(VB).