SARTOR ANGELO
UN GRANDE ARTISTA BASSANESE
a cura di Vasco Bordignon
Angelo Sartor, figlio di Giovanni Antonio e di Cremonesi Maria, nasce a Bassano del Grappa il 22 maggio 1941. Il padre svolgeva l’attività di amministratore.
Frequenta le normali scuole raggiungendo il diploma di perito industriale meccanico.
Fin da piccolo manifesta un carattere molto estroso, come gli appartenenti ai Gemelli.
La sua prima “opera pittorica” furono delle cartoline di paesaggi natalizi da offrire ai suoi genitori e parenti. Erano così belli che ne furono sorpresi tutti, anche lui stesso. Aveva solo 10 anni.
A 19 anni viene assunto alle Smalterie Metallurgiche Venete, e dopo aver espletato il servizio militare, riprende a lavorare alle Smalterie dapprima come capo del reparto montaggio, quindi del reparto stagnatore, e poi quello delle presse …. e infine, col passare degli anni, capo del reparto presse e trance gestendo il lavoro di circa 120 persone.
Alle Smalterie conosce Oscar Fedetto (un artista purtroppo poco conosciuto) che sovraintendeva agli smalti da utilizzare come addetto artistico per i disegni e per gli accostamenti cromatici.
Il 25 aprile 1955 si sposa con Maria Luisa Piotto. Ha quattro figli, tre femmine ed un maschio.
Nel 1972 muore il padre. Per vari motivi nel 1974, a 33 anni, esce dalle Smalterie e negli anni seguenti apre un laboratorio di insegne luminose, successivamente a Pove con 7-8 collaboratori inizia la produzione di radiatori, e infine produzione di prodotti per imballaggio assieme ad un socio, al quale negli anni 1987-1988 lascia questa attività, decidendo di dedicarsi totalmente alla attività pittorica.
La sua attività artistica inizia ben presto, anche sotto la spinta di Oscar Fedetto, che in particolare lo indirizza e lo incita a guardare all’espressionismo tedesco. Conosce successivamente anche il grande pittore Virgilio Guidi, che lo stimola ad addolcire le figure dissacranti ed aproporzionali della fase iniziale e a realizzarsi diversamente.
Altri artisti, i trentini Luigi Senesi ed Aldo Schmid, lo incitano all’uso di mezzi tecnici innovativi, ricchi di più ampia possibilità di manovra nell’esprimere atmosfere, volumi e preziosità formali; acquisisce quindi, con l’areografo e con lo spruzzo più in generale, un arricchimento tecnico, fino a pervenire allo “sgocciolamento”.
Con il critico d’arte Salvatore Maugeri a curarne i successivi transiti artistici, Angelo Sartor inizia, nell’indagare nel suo rapporto con la natura, a rivelare i suoi sbigottimenti, le metamorfosi, le illuminazioni improvvise, fino a pervenire alle nuove realtà che non sono più il riflesso di quelle còlte da ricognizione ottica, ma che risultano pregnanti di tutte le suggestioni e le trasmutazioni di ciò che diventa visione.
Nella sua attività pittorica fino al 1983-1984 ha utilizzato colori ad olio. I colori, opportunamente diluiti con un solvente, venivano applicati sulla tela mediante un aerografo (modificato). Ma il solvente ha una sua tossicità, e questa piano piano gli ha dato seri problemi alla salute, e ha dovuto non utilizzarli più.
Per tale motivo prende confidenza con l’acrilico, modificandone anche la tecnica di realizzo. Infatti inizia a utilizzare per il dipinto una tela “modificata” che consisteva nella applicazione alla tela stessa di un tipo particolare di carta (ricca di cellulosa) che veniva bagnata più o meno a lungo. La carta così bagnata veniva incollata poi alla tela, e asciugandosi si distendeva perfettamente sulla tela stessa divenendo un unico corpo. In questo modo non si avevano raggrinzimenti. Poi venivano applicati i vari colori acrilici mediante un aerografo modificato (una specie di pistola a spruzzo simile a quelle dei carrozzieri). Il colore veniva diluito ( con che cosa?) e a seconda della quantità di aria di miscelazione si otteneva superfici più o meno parcellari fino anche a goccioline più grandi (metodo dello sgocciolamento).
Angelo Sartor, foto di Negrello Waleski, databile alcuni anni fa
Dal 2008 inizia ad utilizzare un nuovo materiale: si tratta di fogli argentei dello spessore di un dodicesimo di millimetro che verranno incollati a vari materiali, cartone, tavola, tela. A questo sottilissimo foglie viene applicato il colore (acrilico) e a questa unione in base alla temperatura (bassa) , al tempo (variabile) si ottengono – dopo molti tentativi – dei risultati straordinari, dovuti sostanzialmente ad una ossidazione a caldo.
Nei due successivi files si potranno ammirare una serie di opere che ci permetteranno di ammirare e conoscere l’evoluzione dell’opera pittorica di Angelo Sartor.
PRINCIPALI MOSTRE PERSONALI
1975
Padova “Galleria La Cupola”; Milano “Galleria D’Essai”; Thiene “Galleria arte moderna”; Bassano del Grappa “Galleria San Marco”.
1976
Auronzo “Galleria il Gallo”; Caldonazzo “Centro la Fonte”; Vicenza “Galleria il Ponte”; Verona “Galleria il Prisma”.
1977
Milano “Centro Informazioni d’Arte Brera”; Ferrara “Nuova Galleria Estense”.
1978
Bolzano “Les Chances de l’Art”; Vittorio Veneto “La Sfera”; Pordenone “Galleria Grigoletti”.
1979
Treviso “Galleria Borgo”; Verona” Galleria il Prisma”; Desenzano “Galleria San Luca”;
Monaco di Baviera “Centro d’Arte Salvin”.
1980
Marostica “Al Castello Inferiore”; Montebelluna “La Saletta”.
1981
Monaco di Baviera “Istituto Italiano di Cultura”; Oderzo “Circolo Culturale 4 Cantoni”.
1982
Vicenza “Galleria iI Ponte”.
1983
Feltre (BL) “La Bottega del Quadro”; Bassano del Grappa “Galleria San Marco”.
1984
Fontaniva (PD) “Antologica” a cura dell’Assessorato alla Cultura.
1985
Cittadella “Galleria al Teatro Sociale”; Bassano del Grappa “Centro CEDIS”.
1986
Abano Terme (PD) al Kursaal “Abano Terme Arte”.
1987
Katzenberg “Filialkirche” Impressioni Italiane” 1-12 Aprile; Bassano del Grappa Centro culturale Scremin 14-29 Novembre.
1988
Marostica “Castello Inferiore” Antologica ‘58-‘88 ; Estainbourg, Belgio “Castello di Bourgogne”.
1989
Conegliano “Chiesa dell’Assunta”; Bologna “Arte Fiera”.
1990
Cassola Biennale d’Arte “Sogni e Dintorni”; Montebelluna “Accademia Montelliana”; Venezia “Centro d’Arte San Vidal”.
1991
Vicenza “Al Bacchiglione”; Padova “Arte Fiera ‘91”; Montegrotto Terme “Galleria Manzoni”.
1992
Bassano del Grappa “Chiesa dell’Angelo”; Pove del Grappa “Chiesa di San Pietro”; Padova “Arte Fiera ‘92”.
1993
Pordenone “artisti ‘93”; Vicenza “Arte ‘93”; Marostica “Galleria il Doge”; Nardò “Centro Studi Arte Cultura”; Voiron “Espace Ceve Ville de Voiron”.
1994
Annecy “Caisse D’Epargne des Alpes”; Belluno “Galleria Boito”; Marostica “Galleria il Doge”;
Camposolagna “Le Stagioni del Grappa”; Vicenza “Arte Fiera”.
1995
Torri del Benaco (VR) ”Galleria P.zza Calderini”; Verona “Galleria d’Arte La Meridiana”: San Martino di Castrozza “Galleria Lo Scoiattolo”.
1996
Bassano del Grappa “Galleria Fiore”.
1997
Campea di Miane (TV) “Saletta sul Roccolo”.
1998
Eriçeira, Spagna “Al Mulino a Vento”; Schio “Galleria Niselli Arte”.
1999
Bassano del Grappa “Palazzo Roberti”.
2000
Vasto (CH) “Sala Municipale Esposizioni Palizzi”.
2001
Bassano del Grappa “Chiesa dell’Angelo”; Asiago “Galleria Asiago”.
2002
Valstagna “Museo Civico A. Parolini”.
2003
Kupferzell (Stoccarda) “Galleria Reichert”.
2004
Sparti, Kelemata, Pirgos (Grecia) “Arte in Tour”.
2005
Marostica “Castello Inferiore”.
2006
Torrelavega (Spagna) “Sala Esposizioni Mauro Muriedas”; Santillana del Mar (Spagna) “Museo Jesus Otero”.
2008
Bassano del Grappa “Chiesa dell’Angelo”.