LA MADONNINA
DI PIAZZALE TRENTO
di Vasco Bordignon
Passando davanti alla facciata delle Scuole Mazzini, proprio di fronte all’ingresso principale, vi è uno spazio ben delimitato, spesso infiorato, ove è stato eretto un monumento alla Madonna, sopra una doppia colonna rettangolare di varia grandezza, dove, a sud, vi è, in rilievo, questa invocazione “Madre di Grazia prega per noi”, mentre a nord vi è questa iscrizione “ A Maria Regina. Bassano del Grappa 31-05-1955.
Questo monumento nacque dalla Associazione donne cattoliche bassanesi. Il fervore religioso a metà del 19° secolo veniva consolidato da papa Pio XII nel 1950 con l’indizione dell’Anno Santo e nel 1954 dell’Anno giubilare Mariano, coronato nell’ottobre del 1954 con la nuova festa liturgica di Maria Regina da celebrarsi il 31 maggio di ogni anno (nel 1969 spostata al 22 agosto). Questo fervore portò ad una sottoscrizione da parte delle donne cattoliche per raggiungere la somma necessaria all’acquisto di una statua. Il luogo venne scelto dopo aver constatato che davanti alle scuole Mazzini – dove una volta vi erano due fontane a forma circolare – si era sviluppata una ricca vegetazione arborea e che non vi era nessun altro elemento di tipo commemorativo (come avverrà in seguito con i monumenti agli Aviatori e ai Bersaglieri ciclisti) né religioso. In base al denaro raccolto, venne ordinata una statua agli scultori di Pietrasanta di Lucca e tra le varie proposte presentate, si scelse un’opera dello scultore Ferdinando Palla (1852 – 1944, fondatore del Laboratorio Ferdinando Palla che proseguì l’attività anche dopo la sua morte), la cui firma è visibile sul tratto ovest del basamento.
La benedizione della statua mariana fu effettuata non il 31 maggio 1955 (giorno della festa mariana) che cadeva di martedì, ma alla domenica precedente, il 29, per consentire un maggior afflusso di gente e di devoti. La cerimonia iniziò al Tempio Ossario dove l’abate Ferdinando Dal Maso celebrò la Santa Messa e benedisse la bandiera delle Donne cattoliche, quindi poi tutti si radunarono in piazzale Trento dove fu benedetta la statua.
Nulla successe fino al 2001, quando questa statua si trovò nelle pagine bassanesi perché alcuni vandali l’avevano deturpata, staccandone le mani protese verso coloro che si affidano alla sua protezione. Fu l’Associazione Alpini di Bassano a provvedere al restauro senza chiedere alcun compenso.
Purtroppo nel 2015 ritornò nelle stesse pagine bassanesi, come narra la cronaca di Bassano del Grappa del 30 maggio 2015 del Giornale di Vicenza: “alcuni ignoti armati di pennarello indelebile nero, si sono divertiti a disegnare sul volto della Madonna baffetti, pizzetto e delle lunghe e folte sopracciglia. Non hanno risparmiato neppure la veste che è stata lordata da una scritta a mo’ di firma degli autori…”
Come si vede dalle mie foto, lo scempio è stato pesante.
Il cronista del giornale proseguiva con queste parole: “ Si attende inoltre l’intervento del personale del comune per la pulizia della statua”.
Le brutture sono rimaste lì… per molti mesi, poi sono state tolte.
FONTI DOCUMENTALI
IL GIORNALE DI VICENZA
REMONATO RUGGERO, SPIGOLATURE BASSANESI. A SPASSO PER LA CITTA’ DI IERI E DI OGGI. EDITRICE ARTISTICA BASSANO, 2010
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