VALDASTICO – 2016 – LA CASA IN CONTRÀ SEGA – PEDESCALA, 30 APRILE 1945

 

LA CASA IN CONTRÀ SEGA.

 

PEDESCALA, 30 APRILE 1945

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LA CASA IN CONTRÀ SEGA.

PEDESCALA, 30 APRILE 1945

di Claudio Dal Pozzo

2016, attiliofraccaroeditore, 15,7×22,8, pp. 461, € 18,00

 

“ La vita durante la guerra in Valdastico. Viaggio a ritroso nel tempo alla ricerca di personaggi che per cinque secoli hanno stimolato la fantasia popolare: sacerdoti e notai, architetti e cantastorie, emigranti, malgarti e strie”

  

INDICE

Prefazione, pag. 13

Introduzione, pag. 15

 

PARTE PRIMA

1.Pedescala, pag. 23

2.Meni Ciodro, pag. 29

3.Gusta Caponara, pag. 40

4.La casa in Contrà Sega, pag. 44

5.Gelsi e bachi da seta, pag. 51

6.8 settembre 1943, pag. 54

7.La fontana di marmo rosso, pag. 58

8.Giochi e personaggi, pag. 60

9.La neve e la lissia, pag. 63

10. I maggiorenti, pag. 65

11. La visita di Palazzo Casentini, pag. 68

12. I fiò nelle stalle, pag. 73

NOTE PARTE PRIMA, pag. 80

 

PARTE SECONDA

13. Le strie Capelone, pag. 85

14. La partenza di Giuseppe, pag. 89

15. Una sera di nebbia, pag. 91

16. I silenzi della nonna, pag. 93

17. I bucaneve, pag. 101

18. 1944: in malga, pag. 104

19. La vigna, pag. 109

20. L’estate 1944 in Piazza Garibaldi, pag.112

21. La casa del Maestro, pag. 118

22. Cespugli di noccioli, pag. 121

23. Contrà Giacomelli, pag. 124

24. I giorni del formaggio, pag. 128

25. Al tempo del dominio francese, pag. 135

26. I temporali e il fiume, pag. 141

27. Quando le campane scandivano il tempo della vita, pag. 146

28. La piazzetta del Buon Consiglio, pag. 156

NOTE PAERTE SECONDA, pag. 160

 

PARTE TERZA

29. Settembre 1944, pag. 163

30. Inverno 1944-1945: il ritorno della neve, pag. 166

31. Marzo 1945, pag.171

32. Aprile 1945, pag. 172

33. Il giorno più crudele: 30 aprile 1945, pag. 177

34. In cantina mentre la casa brucia, pag. 180

35. La fuga, pag, 183

36. Il I° maggio, pag. 188

37. La rabbia, pag. 196

38. Secondo Dal Pozzo, pag. 198

39. La bomba sull’Astico, pag. 202

40. Il Tempo si era fermato, pag. 205

41. Per mano di mio padre mentre salivamo per il borgo, pag. 207

42. Settembre 1945, pag. 214

NOTE PARTE TERZA, pag. 220

 

PARTE QUARTA

43. Partenza per Roma, pag. 225

44. L’incontro con il nonno Caponara, pag. 228

45. Da bambino emigrante nella Roma del 1946, pag. 238

46. Lo strano incontro al Ministero della Guerra, pag. 246

47. Ritorno a Pedescala, pag. 252

NOTE PARTE QUARTA, pag. 256

 

PEDESCALA: vittime della strage nazista del 30 aprile 1945, pag. 257

FORNI E SETTECÀ: vittime della strage nazista del 30 aprile 1945, pag. 260

SIGLE E ABBREVIAZIONI, pag. 261

ALTO VICENTINO: PICCOLO GLOSSARIO DEI TERMINI USATI NEL TESTO, pag.263

Note storiche Parte Prima, pag. 274

Note storiche Parte Seconda, pag. 277

Note storiche Parte Terza, pag. 280

Note storiche Parte Quarta, pag. 281

 

APPENDICI

1.Gli abitanti di Pedescala visti attraverso alcuni atti notarili dell’epoca, pag. 287

2.Il nuovo campanile, le nuove campane e la nuova chiesa. Vicinie del 1700, pag. 300

3.Il ponte sull’Astico – Altre Vicinie del 1700, pag. 303

4.Nodari, sindaci, nunzi, sacerdoti, architetti e malgari della contrà Mattielli, pag. 307

5.Una giornata di festa per la visita del Vescovo Cardinale Gregorio Barbarigo, pag. 311

6.L’importanza della dote nel tempo,. pag. 314

7.Il matrimonio di Iorio, figlio di Mr.Zuane, Conduttor del Trughele. I Cerato di Forni e altre storie quasi vere, pag. 329

8.Una storia vera: le bagatelle di Francesco Lorenzi di Forni, Capodicento, pag. 335

9.Nel tempo di don Massimo Menegatti: “Quel matrimonio è sospeso”. Dispensa del Vescovo per matrimoni tra consanguinei di secondo e terzo grado nel 1750, pag. 338

10. Don Simone e don Massimo sono vissuti quando le case erano coperte di paglia, pag. 341

11. Timori per la semina delle prime patate, pag. 351

12. Contrà Preti e contrà Fabri: organizzazione delle milizie del Colonnello nel 1600 per la difesa dei confini verso il Tirolo, governato dai Principi Vescovi. S’cio-petà e patrimoni clericali in casa dei Pellegrini, pag. 354

13. Dalla pontara partiva l’antica strada Cavalara diretta verso il Tirolo, pag. 361

14. I “Mulinari” nel 1700 facevano girare due ruote da mulino, l’acqua era un bene comune. L’apertura del Regio Ufficio Postale nel 1800, pag. 371

15. Fantasia o realtà: la strana storia di Messer Lorenzo, architetto, e di Messer Gaudenzio “pubblico nodaro” di Pedescala, pag. 377

16. Farsi monaca nell’Ottocento: storia di Chiara, pag. 384

17. Un fatto di Cronaca del 1802. Nicolussi di contrà Fabri e loro cooptazione come Terrieri, pag. 387

NOTE APPENDICE, pag. 394

NOTE STORICHE APPENDICE, pag. 396

ALBERI GENEALOGICI, pag. 405

Fonti manoscritte d’archivio, pag. 459

BIBLIOGRAFIA, pag. 460

 

DAL RISVOLTO

Vivere otto anni lontano dai genitori non fu semplice. Erano gli anni della Seconda Guerra Mondiale, quando l’autore fu portato a Pedescala in contrà Sega, come era chiamata nel Seicento dai notai vicentini la località dove sorgeva la casa della nonna. Tempi lontani, senza telefono, senza radio: la corriera dei F.lli Chiesa di Asiago era l’unico collegamento col mondo esterno. Chi possedeva una bicicletta si muoveva con quella.

L’autore ricorda il mondo popolato dai racconti che sentiva nei filò notturni. Ricorda i personaggi del paese, le sofferenze del tempo di guerra, i giochi che non costavano nulla, le giornate di neve. In quegli anni vide tanti giovani partire per il fronte, altri che salivano in montagna. Sentiva parlare di attentati, di olio di ricino, di partigiani e fascisti, di retate. Cominciava la paura.  Poi un giorno del 1945 i tedeschi occuparono la sua casa, era il preludio dell’eccidio del 30 aprile, che lo vide spettatore atterrito.

Dopo il suo ritorno a Roma dai genitori si appassionò alle vicende delle varie famiglie di Pedescala, alla ricostruzione di alberi genealogici, alla storia del paese e della Reggenza dei Sette Comuni Vicentini. Poi vennero le letture di atti notarili del Seicento e del Settecento, un viaggio a ritroso nel tempo alla ricerca di personaggi che hanno stimolato la fantasia popolare. L’amore per quelle terre, dove trascorse la sua prima infanzia, vive in ognuna della pagine di questo libro.

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